21 maggio 2021

Domenica in bicicletta da Cremona e Mantova per dire no alle nuove autostrade nel territorio, sì alla riqualificazione della Strada Statale 10. Le adesioni

Domenica 23 maggio, in bicicletta per la riqualificazione della Strada Statale 10 come alternativa sostenibile all'autostrada Cremona-Mantova. E' questo il tema dell'iniziativa che, attraverso la mobilitazione di cittadini e comitati intende dire no alla costruzione di due autostrade sul nostro territorio: la Cremona-Mantova e la Ti-Bre. Sono previste due partenze: una da Cremona, piazza Stradivari alle 8,30, che poi raccoglierà via via altri aderenti lungo il tragitto e una da Mantova, partenza alle 8,15 da Piazza Mantegna e altri punti raccolta lungo il percorso. Alle 11,45 è previsto l'arrivo a Piadena Drizzona con l'accoglienza e il pranzo al sacco presso l'oratorio. Il rientro è previsto dalle 15,30.

L'iniziativa è organizzata dai Comitati “No autostrade Cr-Mn e Tibre”, dagli “Stati Generali Clima, Ambiente, Salute” con il patrocinio dei Comuni di Torre de' Picenardi e Torricella del Pizzo e con la collaborazione di Fiab Cremona e OglioPo.

Intanto arrivano adesioni alla manifestazione. Una è quella di Articolo Uno attraverso il segretario provinciale Francesco Ghelfi e Paolo Bodini, membro della segreteria regionale che preannunciano una interrogazione parlamentare.

“L’iniziativa serve a rilanciare e portare al centro del dibattito politico locale, regionale e ministeriale, il progetto di riqualificazione della SS 10, da poco passata in carico ad Anas. Per questo il parlamentare Nico Stumpo di Articolo Uno, insieme ad altri parlamentari del gruppo LEU, ha chiesto al Ministro Giovannini di incontrare al più presto i rappresentanti del Coordinamento dei Comitati contro le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre, Legambiente Lombardia, WWF Cremona, Italia Nostra, Stati Generali clima, ambiente, salute. - afferma Articolo1 nel documento di adesione - Crediamo che la riqualificazione della strada esistente, insieme al raddoppio della linea ferroviaria Mantova-Cremona-Codogno, rappresenti l’alternativa concreta, più sostenibile e assai meno impattante, rispetto al progetto di costruzione di un’autostrada regionale su un tracciato completamente nuovo che cementifica ettari di terreno particolarmente fertile, che taglia centinaia di aziende agricole, dai costi decisamente alti e che non si sostiene per i volumi di traffico previsto”.

“Sono passati ormai più di vent’anni da quando si è iniziato a parlare di questa autostrada il cui progetto vanamente inseguito è servito solo a lasciar deperire la viabilità ordinaria e a bloccare priorità infrastrutturali molto meno costose ma ben più utili ai Comuni interessati. - afferma ancora Articolo1 - Adesso emergono nuove emergenze ambientali, sociali ed economiche che ci consigliano di assumere nuovi paradigmi per lo stesso modello di sviluppo da adottare. L’autostrada appartiene a un modello di sviluppo superato e si basa su un cattivo indebitamento come dimostrano quelle autostrade, come BreBeMi, che al debito iniziale sommano ogni anno deficit su deficit. Il risparmio di suolo, la mobilità sostenibile, il surriscaldamento del pianeta, l’emergenza climatico ambientale, la pandemia del covid ci impongono una svolta nel nostro modo di concepire la sostenibilità e di programmare una nuova qualità dello sviluppo per il nostro territorio”.

Aderisce all'iniziativa anche l'Associazione Libera di Cremona, Crema e Casalmaggiore. Nel documento di adesione, tra l'altro si dice che: "Il giorno 23 maggio non è per Libera un giorno qualunque. Rappresenta l’anniversario della strage di Capaci e  dell’assassinio di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo  e degli uomini della scorta . Per questo ci sembra importante ricordare questa ricorrenza anche con una giornata di impegno condiviso con le realtà ambientalista che animano il territorio. Per sollecitare una riflessione sulla effettiva necessità di una grande opera come l’esecuzione di questa autostrada e sugli impatti, di qualunque tipo, che tale opera può avere sulle comunità locali, sull’ambiente e sulle attività sociali e produttive del territorio".

 


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