Don Nandino Capovilla torna a Crema: il 22 ottobre due momenti per ascoltare la sua testimonianza a Gaza
Dopo aver già condiviso con la nostra città riflessioni profonde e toccanti, don Nandino Capovilla torna a Crema per una nuova serata dedicata alla conoscenza, alla consapevolezza e al dialogo. Mercoledì 22 ottobre, la Sala Alessandrini ospiterà due appuntamenti aperti alla cittadinanza per ascoltare la voce di uno dei più autorevoli testimoni della realtà palestinese contemporanea.
«La verità, tutta la verità, nient'altro che la verità» — è questo il principio che ispira ogni processo, ogni ricerca sincera e ogni testimonianza. Ed è proprio la verità che don Capovilla, prete di Marghera e figura storica di Pax Christi, movimento internazionale per la pace, porta con sé dai suoi numerosi viaggi in Palestina. Da anni, infatti, raccoglie e diffonde le voci di chi, in quelle terre, vive sulla propria pelle le conseguenze di conflitti, occupazioni e privazioni di diritti fondamentali.
Due momenti di incontro per riflettere e conoscere
Ore 16.00 – incontro nell'ambito delle lezioni di UNICREMA, aperto agli iscritti e alla cittadinanza interessata;
Ore 21.00 – incontro pubblico organizzato da Costruttori di Pace, sempre presso la Sala Alessandrini.
Attraverso il suo racconto, don Capovilla darà spazio alle storie di donne e uomini palestinesi e israeliani che, nonostante la durezza della realtà, hanno scelto la resistenza nonviolenta come unica via per affermare la dignità umana. Ogni viaggio in quelle terre, racconta, porta con sé un appello semplice ma potente:
«Parlate di noi, dite ai vostri governi di non essere complici della spoliazione di ogni diritto umano che stiamo subendo».
Un libro-testimonianza per dare voce a chi non ce l'ha
Ad accompagnare l'intervento di don Capovilla sarà il libro Sotto il cielo di Gaza, un'opera nata dalle conversazioni con Andrea Di Domenico, funzionario delle Nazioni Unite a Gaza, espulso nell'aprile 2024 dal governo israeliano. Il volume è impreziosito dalle preghiere di Michel Sabbah, patriarca emerito di Gerusalemme, e rappresenta una testimonianza viva, cruda ma necessaria, su una delle crisi più drammatiche del nostro tempo.
L'ingresso è libero e rivolto a tutta la cittadinanza, con l'invito a partecipare per ascoltare, comprendere e riflettere insieme su un tema che interroga profondamente le coscienze.
L'iniziativa è promossa in collaborazione con UNICREMA e Costruttori di Pace.
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