Dopo quasi 10 anni dalla chiusura nel 2012 riapre l'ex oreficeria Poli. Sarà la nuova sede di "Formaggi d'Italia", con spazio alla degustazione
Un negozio per la vendita dei prodotti tipici da tutt’Italia con uno spazio particolare dedicato alla degustazione dei famosi cicchetti veneziani. In un ambiente suggestivo come solo può essere quello dell’ex gioielleria Poli di via Mercatello. Qui, entro la fine di giugno, Ilaria e Valentina trasferiranno l’attività di “Formaggi d’Italia”, solo pochi passi di distanza che rappresentano una vera e propria rivoluzione. Innanzi tutto per la ventata di novità che le due socie intendono portare ed in secondo luogo perché consente di riaprire a quasi dieci anni dalla chiusura, uno dei negozi più eleganti di Cremona. Del mantenimento degli arredi interni si occupano le due titolari di “Formaggi d’Italia”, mentre la proprietà sta curando il restauro scrupoloso della vetrina, dove campeggerà la nuova insegna in linea con l’originale stile dal sapore liberty, inserita nel contesto di metà Settecento dello stabile.
La gioielleria Poli ha chiuso nel 2012 dopo oltre duecento anni di storia, avendo avviato l’attività nel 1804, come indica la data inserita sulla parasta della vetrina, quando un decreto napoleonico obbligò tutti gli esercenti della zona al deposito del marchio, il cosiddetto “punzone” (quello del negozio, riportava un pesce). Al primo argentiere Pedroni subentrò Luigi Guarneri, fino a Palmiro Virginio Poli, che rilevò l’attività all’inizio del Novecento. La facciata esterna dell’edificio di via Mercatello 14, con struttura in ferro battuto, è il risultato dell’intervento effettuato nel periodo 1910-1915 sulla precedente struttura ottocentesca. L’immobile ha la tipica struttura ottocentesca della casa-bottega: negozio al pianoterra e abitazione del titolare ai piani superiori. L’arredamento della sala principale è opera della bottega cremonese di Paolo Bassani, ed è composto da una grande mobile vetrina a doppio angolo con cristalli curvati, banco di vendita, 2 poltrone, 2 sedie, tavolino ovale, divano e specchiera. I lampadari a soffitto e la grande cassaforte risalgono al periodo 1910 -1915. Nel 2003 la ditta aveva vinto il prestigioso premio “Un secolo d’impresa”, istituito dalla Camera di Commercio di Cremona, per le imprese della provincia, la cui attività risultasse avviata, almeno dal 1925.
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