14 aprile 2021

E' scomparso il maestro violoncellista Rocco Filippini, nel 1985 fondò i corsi dell'Accademia Stauffer

Si è spento all’età di 77 anni, stroncato dal covid, il maestro Rocco Filippini, uno dei massimi violoncellisti italiani, nato a Lugano in Svizzera, ma cremonese d’adozione, città della moglie, Angela Nuovo, e della cognata Antonella, giudice. Rocco Filippini era nato in una famiglia di artisti. Compiuti gli studi sotto la guida di Pierre Fournier, vinse nel 1964 il Concorso Internazionale di Ginevra, iniziando subito dopo la sua carriera. Ha dato centinaia di concerti nei principali centri musicali d’Europa, delle due Americhe, del Giappone e dell’Australia, ospite delle più grandi sale (La Scala di Milano, l’Albert Hall e il Festival Hall di Londra, il Théâtre des Champs Elysées di Parigi, la Filarmonica di Berlino, il Musikverein e il Konzerthaus di Vienna, l’Herkules Saal di Monaco, il Concertgebouw di Amsterdam, la Carnegie Hall e il Lincoln Center di New York, l’Opera House di Sydney, il Teatro Colón di Buenos Aires…) e di famosi festival (Lucerna, Spoleto, Salisburgo, Marlboro - dove è stato invitato ripetutamente da Rudolf Serkin -, Edimburgo, Stresa, Pesaro, Newport, Gerusalemme, Ravenna, Helsinki…).

Ha svolto un'intensa attività discografica. Nel 1968 ha fondato il Trio di Milano, e più recentemente il Quartetto Accardo. Nella musica da camera ha collaborato con alcuni tra i più grandi concertisti del nostro tempo, tra i quali spiccano Salvatore Accardo e Maurizio Pollini. In tempi recenti, ha intensificato la sua attività di direttore d’orchestra, alla testa di alcune delle principali orchestre italiane. È stato accademico di Santa Cecilia. Docente di violoncello presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, dal 2003 ha tenuto la classe di musica da camera ai corsi di perfezionamento dell’Accademia di Santa Cecilia. Nel 2010 è stato insignito del titolo di Professore Emerito. Ha inoltre dato vita nel 1985 con Salvatore Accardo, Bruno Giuranna e Franco Petracchi ai corsi dell’Accademia Stauffer. Già membro della facoltà dell’Academy of the European Mozart Foundation diretta da Sandor Végh, ha tenuto numerosi corsi di perfezionamento tra cui quello alla Scuola di Fiesole. Nel 1997 è stato insignito del Premio della Fondazione del Centenario della Banca Svizzera Italiana per il contributo allo sviluppo dei rapporti culturali tra Svizzera e Italia. Alcuni tra i massimi compositori di oggi, quali Luciano Berio, Franco Donatoni e Salvatore Sciarrino, gli hanno dedicato loro opere. Il suo violoncello è stato il Gore Booth, ex Baron Rothschild di Antonio Stradivari, costruito nel 1710.


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