E' ufficiale: la Vittoria Alata di Calvatone rappresenterà Cremona alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Il consiglio comunale ha approvato all'unanimità la mozione unitaria
Ora è ufficiale: sarà la statua bronzea della Vittoria Alata a rappresentare Cremona alle prossime Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Oggi infatti è stata approvata all'unanimità la mozione unitaria presentata in consiglio comunale lo scorso 29 settembre che ha visto come primi firmatari Alessandro Portesani, capogruppo di Novità a Cremona e Andrea Segalini capogruppo "Cremona Sei Tu - Virgilio Sindaco" e sottoscritta da moltissimi altri consiglieri dei vari gruppi di maggioranza e opposizione.
Una mozione che aveva raccolto subito anche l'apprezzamento della Sindaca di Calvatone, Valeria Patelli, felice di registrare questa candidatura che valorizza il patrimonio storico e culturale del territorio, riconoscendone il valore identitario e la risonanza simbolica.
Dunque sarà proprio questa bella statua in bronzo, alta poco più di un metro e sessanta, a portare alto il nome e la storia della nostra città e del nostro territorio, una statua che, oltre alla bellezza in sè come opera d'arte, ma perchè infondo insegna il valore dell'attesa: la sua storia inizia addirittura nel II secolo dopo Cristo, realizzata tra il 161 e il 169 d.C. Rimasta per chissà quanti secoli sepolta nel terreno vicino a quello che era l'antico Vicus Bedriacum, che oggi corrisponde al territorio di Calvatone, ha saputo attendere fino al 1836 prima di riverdere la luce, quando fu trovata per caso: nessuno la stava cercando, nessuno sapeva della sua esistenza. Eppure un giorno, durante alcuni lavori nei campi, qualcuno notò quell'insolito oggetto che spuntava dal terreno. Era la statua statua della Vittoria, poggiata su un basamento sferico sul quale è riportata la dedica della Vittoria di Marco Aurelio (161-180) e Lucio Vero (161-169 d. C.). Questa statua può essere annoverata come uno degli esemplari più belli di Vittoria risalenti al periodo romano.
Ma le vicissitudini non finiscono qui, perchè la Vittoria di Calvatone venne poi acquistata nel 1841 dai musei di Berlino, dove fu restaurata e integrata. Da qui, dopo la sconfitta della Germania nella Seconda Guerra Mondiale, venne portata a San Pietroburgo dall'Armata Rossa, ma nel frattempo però ne erano già state realizzate alcune copie. Qual è dunque la vera Vittoria Alata di Calvatone? Quella portata all'Hermitage o quella (la copia?) rimasta a Berlino? Di sicuro a Calvatone è esposta una copia così come quella in foto, che si trova nel Museo Archeologico di San Lorenzo a Cremona.
E oggi questa Vittoria Alata sarà il simbolo di Cremona alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026: dalla fredda terra di un campo di Calvatone alla ribalta di una manifestazione internazionale: la Vittoria ha dunque sconfitto il tempo e l'oblio ed ha trovato una sintesi anche nella politica, che ha prima portato unitariamente la richiesta, accolta poi all'unanimità da tutte le parti in consiglio comunale.
Una "Vittoria" dunque che va oltre il tempo e oltre la politica per farsi vessillo di un intero territorio che l'ha conservata e custodita per secoli e della sua ricca storia millenaria.
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