28 maggio 2021

Ermanna la parrucchiera, generazioni di donne cremonesi hanno messo la testa nelle sue mani. La storia

Generazioni di donne cremonesi hanno messo la loro testa nelle sue abili mani. “Le ho pettinate che erano figlie, poi mamme, dopo nonne e dopo ancora, alcune, bisnonne”.
L'11 maggio Ermanna Gagliardi ha compiuto 83 anni. Ne aveva 19 quando aprì il suo negozio di acconciature per signore in via Arisi, traversa di corso Campi. Per ben più di mezzo secolo, dal 14 dicembre 1957, data dell'inaugurazione, al Natale 2018, momento della chiusura, quelle vetrine sono state un crocevia di mode, personaggi, confidenze.
Ermanna, come tutti la chiamano e come si chiamava il suo emporio, è nata sulla sponda piacentina del Po, a Fogarole di Monticelli d'Ongina, ma da tempo abita in città. Suo padre era un muratore. “Ho fatto la parrucchiera per caso cominciando come apprendista nel 1952. Un giorno ho visto il cartello 'affittasi' di fronte al Politeama, il piccolo Ponchielli. Mi sono detta: che bella posizione, defilata ma in centro. Poco dopo, il 13 novembre 1957, festa di sant'Omobono, ho firmato il contratto. Anzi, l'ha firmato mio padre perché la maggiore età era a 21 anni e io ne avevo 2 di meno. Andavo al lavoro in bicicletta”.
Allora erano in tre: lei, la sorella Fausta, “la mia forza”, che si occupava della cassa, e una dipendente.
“Ero l'acconciatrice-titolare più giovane di Cremona”. Il dopoguerra era da poco alle spalle, il boom economico alle porte. “I tempi in cui si è passati dalla ghiacciaia al frigorifero, dalle carrozze trainate dai cavalli, come nel caso del mio vicino di casa, alle automobili e alle motociclette. C'erano 4 cinema più quello estivo e le sale da ballo. C'erano i ricevimenti, le feste, le cerimonie, i circoli di bridge, i viaggi, le crociere, gli abiti favolosi di sartoria, i gioielli, le pellicce. E, poco dopo, le minigonne. Le donne erano belle ed eleganti perché erano serene. Un periodo di lusso, di benessere di cui beneficiavano un po' tutti, anche le persone e le famiglie più umili. Sono stata fortunata a cominciare nel momento giusto, negli anni buoni, non è stato merito mio”.
Le cose sono andate bene da subito. “La gente aspettava per ore in piedi. Il 50 per cento delle mie clienti sono quelle con le quali ero partita, ho iniziato con loro e con loro ho finito”.
Tra le prime la mamma di Mina, la signora Gina, e, poco dopo, la figlia. “Ho un bellissimo ricordo di Mina. Era gentile, eccezionale, eccentrica. Canticchiava - lalala - in continuazione. Ero io a farle la piega e a tagliarle i capelli. Ma era poi lei ad arruffarseli davanti allo specchio dicendo a se stessa: 'Mi piaccio? Sì, mi piaccio. Poi, con il successo, era sempre di più a Roma o Milano e sempre meno a casa. Ma, quando tornava, veniva da noi”.
Il negozio è sempre rimasto in via Arisi. “Non si è mai spostato perché doveva essere un salotto”. Un luogo piccolo, accogliente e aperto al mondo.
Ho cercato di tenermi aggiornata sulle mode che cambiavano. La domenica, mi recavo in treno a Milano per frequentare i corsi dell'Accademia di acconciature. E ogni volta tornavo da quelle lezioni gasata”. E' anche per questa voglia di tenersi al passo e migliorarsi che Ermanna è stata quello che è stata. L'attività si è ampliata e le dipendenti, al suo fianco e della sorella, sono diventate quattro. Ma la titolare è rimasta una persona modesta. “Ripeto, sono stata aiutata perché ho aperto nel momento giusto”. Ma non può essere stata solo questione di fortuna. “Non mi sono risparmiata, ci ho messo tutta la mia passione e tutto il mio entusiasmo, gli stessi dal primo all'ultimo giorno”. C'è però un'altra ragione ancora alla base del suo successo. “Le mie clienti sono diventate la mia seconda famiglia. Mi sono sentita amata da loro, ne ho condiviso i momenti belli e quelli brutti, le gioie come le tristezze, le nascite, le comunioni, i matrimoni. Grazie al cielo, avevo un carattere adatto per stare in mezzo alla gente. Le persone si fidavano, i loro racconti erano un segreto che ho sempre custodito gelosamente. Non le ho mai tradite”.
Così sino alla chiusura. “Quando tagliavo i capelli, avvertivo un crampo alle dita. Non ero più io a decidere dove dovevano andare le forbici, ma loro a decidere per me. A quel punto, compiuti gli 80 anni, ho smesso. Senza rimpianti per la pensione perché il meglio lo avevo già dato”.
Ma il filo con le sue clienti non si è spezzato. “Mi telefonano e, quando sono in giro, ne incontro tante, tutte carine e gentili, che mi fermano per parlare. Con il risultato che non rientro più”.
Il Covid non l'ha fermata. “Non mi sono sepolta viva, non ho avuto paura. La mattina vado a comprare il latte e il pane. Certo, mi sono vaccinata”.
La parrucchiera di mezza Cremona si reca ogni venerdì in un negozio di acconciature per farsi sistemare i capelli, ora è lei ad affidare la sua testa alle mani di un'altra. “E' una mia ex lavorante. No, non sono una cliente noiosa”.
E' uscita anche martedì scorso per non perdersi la visita di Mattarella. “L'ho aspettato per un'ora in piazza del Comune, sotto il Torrazzo. E' stato emozionante”. Anche quel giorno si è imbattuta in una sua vecchia conoscenza. “Mi ha detto: ecco la mia Ermanna, le sono stata più fedele che a mio marito. E io a lei”.
 
Nelle foto Ermanna oggi nella sua casa, poi Ermanna vent'anni fa e, giovanissima, davanti al suo negozio in via Arisi
 


Gilberto Bazoli


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commenti


Ilaria

28 maggio 2021 09:26

Bellissima storia grazie di avercela raccontata

Pietro Ferrari

28 maggio 2021 13:13

Auguri, Complimenti, Grazie per aver messo la TESTA A POSTO a tante DONNE CREMONESI, settimanalmente ne hanno sempre bisogno, se no le cioca in testa se non gli sistemi le loro ciocche

Tanzini Fiammetta

28 maggio 2021 17:12

Orgogliosa di aver cominciato la mia professione da lei, a 15anni dall'1985 fino al 1990. Un gran carattere e sinceramente di lacrime al lavoro se ne versavano, ma a oggi devo ammettere che è stato un "battesimo" giusto e indubbiamente utile negli anni successivi, ancora oggi. Grazie.

Carmen

30 maggio 2021 10:04

Ermanna cara sono una tua ex collega....non certo alla tua altezza ma come te ho sempre amato il mio lavoro .All’epoca abbiamo frequentati i corsi di aggiornamento assieme ...ti ho sempre ammirata per le tue capacità per il tuo spirito gioviale e le tue battute sempre pronte.....Che dire di più sono felice per te per la tua nuova vita di pensionata per le tue amicizie che coltivi ancora ....raccogli quello che hai seminato tanti cari auguri ed un grande abbraccio ❤️❤️❤️❤️❤️