Esche e bocconi avvelenati, un denunciato dopo l’intervento dell’Unità Cinofila Antiveleno dei Carabinieri
Nello scorso mese di aprile, il territorio Cremonese è stato oggetto di interventi dell’Unità Cinofila Antiveleno Carabinieri al fine di bonificare aree con probabile presenza di esche e bocconi avvelenati. In appezzamenti agrari del Comune di Pozzaglio ed Uniti in ausilio alla Polizia Locale di Cremona si sono rinvenute nr. 20 esche rodenticide disseminate nei campi. Quelle rinvenute si sommano ad altre 49 precedentemente rimosse dalla Polizia Locale. L'area oggetto di disseminazione esche avvelenate, come prescritto da specifica ordinanza Ministero della Salute, era stata, a seguito dei rinvenimenti, opportunamente segnalata e delimitata dall'amministrazione comunale di Pozzaglio.
Le indagini subito attivate dalla Stazione Carabinieri Forestale Cremona hanno permesso di identificare il cittadino residente a Pozzaglio responsabile della copiosa disseminazione di esche che è stato quindi denunciato alla locale Autorità Giudiziaria. E' infatti reato abbandonare esche o bocconi avvelenati in qualsiasi contesto territoriale: campagna agraria, parchi pubblici, ambiti venatori, strade ecc...
Si precisa che, le esche rodenticide oggetto del reato, sono state legalmente acquistate; queste però devono esser utilizzate conformemente a quanto prescritto nelle etichette ed esclusivamente per finalità di prevenzione sanitaria da roditori nei luoghi di dimora e quelli di produzione/conservazione alimenti. Non esiste, e dalla Legge non è contemplata né autorizzata, alcuna ulteriore “finalità ammessa” come, ad esempio, il controllo delle nutrie. L'azione è delittuosa ed è punita dal Codice Penale; questa è ulteriormente aggravata se ne conseguono morte o anche solo “malattia-infortunio-sofferenza” di animali, siano essi d'affezione (cani, gatti e domestici in genere), da reddito o selvatici.
Sempre nel mese di aprile, Puma ed il Carabiniere suo conduttore, a seguito segnalazioni, hanno operato anche in Parco Nassirya di via Trebbia e nel Parco del Serio Comune di Crema. Il puntuale intervento di bonifica supportato dalle Stazioni Carabinieri Forestale e dalla Polizia Locale ha dato in entrambi i casi esito negativo. Regione Carabinieri Forestale “Lombardia” Gruppo Cremona 2. E' anche sugli animali selvatici, ivi comprese anche le specie particolarmente protette o a rischio di estinzione, che l'abbandono di esche avvelenate in natura ha effetti devastanti sulla già compromessa e sempre più minacciata “biodiversità di specie”. Fra le vittime ci sono sia specie particolarmente protette come orso, lupo, gipeto, aquila, grifone, nibbio, ma anche animali selvatici più comuni come la volpe, il tasso, il riccio, lepri e persino scoiattoli.
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