7 maggio 2025

Fondi Tamoil, il Comune risponde al Comitato dopo la petizione popolare sostenuta da 1020 firme. Ma la risposta non viene notificata a tutti. Lipara: "Un grave difetto di comunicazione sconcertante"

Il Comune risponde al Comitato spontaneo che lo scorso 27 marzo (leggi qui) aveva depositato oltre 1020 firme raccolte in poco più di una settimana, a corollario della petizione popolare sulla destinazione d'uso dei fondi del risarcimento Tamoil. Una risposta che però non è stata notificata a tutti i componenti del comitato, anche se i loro nomi compaiono nella lista delle persone destinatarie della comunicazione. Lo scopriamo chiedendo a Luigi Lipara, uno dei promotori del Comitato, un commento sulle parole dell'amministrazione: "Per rispetto della delicatezza della questione e dei 1020 firmatari della petizione popolare non ritengo opportuno commentare un atto che non conosco in quanto, pur essendone destinatario, non mi è stato trasmesso".

La missiva infatti sarebbe stata trasmessa solamente a uno dei componenti del Comitato, mentre agli altri destinatari nessuna notifica: "Al momento posso solo esprimere preoccupazione per l'approssimazione della procedura che trovo sconcertante. -prosegue Lipara- Premesso che la Pubblica Amministrazione parla attraverso gli atti, e che gli atti devono seguire una forma che diventa a tutti gli effetti anche sostanza, trovo che un simile difetto di comunicazione sia un fatto grave che può essere spiegato solo in tre modi: errore grossolano dovuto a superficialità, sciatteria o deliberata mancanza di rispetto dell'Amministrazione nei confronti dei cittadini che si sono mobilitati con forme partecipative spontanee nel rispetto della forma prevista dallo Statuto del Comune di Cremona. In tutti i casi, mi pare che si tratti di una pagina surreale e decisamente spiacevole che segna l'enorme distanza tra amministrazione e cittadini".

Per ora dunque nessuna risposta ufficiale da parte del Comitato, che si riserva di entrare nel merito delle parole del Comune solo dopo che a tutti i membri verrà formalmente notificata la comunicazione dell'amministrazione: "Se e quando l'atto di cui mi parla mi sarà trasmesso, potrò esprimere ulteriori commenti nel merito, dopo essermi confrontato anche con gli altri promotori della petizione. Basandomi su quanto mi viene riferito, a caldo, posso solo affermare che le richieste della petizione popolare sono molto più chiare e più forti del testo della Delibera approvata in Consiglio riguardo alla tutela del vincolo su risorse derivanti dall'impegno civico di cittadini che si sono messi in prima persona in gioco per garantire il Comune di fronte al disastro ambientale accertato con sentenze definitive e, a quanto emerge dalla recente sentenza del TAR, potenzialmente ancora attivo".

Nel frattempo martedì sera si è riunito l'ufficio di presidenza con la funzione di commissione consigliare impegnata a valutare e discutere sull'utilizzo dei fondi del risarcimento Tamoil (2,4 milioni di euro), soggetti ad un vincolo di utilizzo legato a progetti ambientali, tema su cui si impernia la discussione in merito a quali progetti siano da considerarsi all'interno di questo indirizzo. In questa prima riunione del tavolo, sono stati individuati i soggetti che verranno chiamati in causa nella definizione dell'utilizzo dei fondi, oltre a stilare il fitto cronoprogramma delle prossime sedute, che dovranno essere comunque prima del prossimo consiglio comunale del 26 maggio. Tra i soggetti indivduati e che saranno chiamati a sedere al tavolo, anche il Comitato stesso che, insieme agli altri soggetti (ATS, ASST, università, odini professionali ed enti scientifici, le società sportive coinvolte nella vicenda...) dovrebbe ricevere formalmente l'invito a prendere parte alle prossime sedute.

 


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