30 aprile 2021

Fontana: "A Cremona un miracolo di efficienza ed entusiasmo. Con il 31% di vaccinati, siete i primi in Lombardia"

In mattinata riflettori puntati sull’hub vaccinale di Cremona. Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, ha varcato i cancelli di Cremona Fiere in occasione del suo tour all’interno di tutti gli hub della Regione.

Dopo una tappa a Crema e Soresina è arrivato lo step di Cremona alla presenza della Dirigenza di ASST di Cremona, del Sindaco Gianluca Galimberti e di altre rappresentanze politiche. “Mi colpisce sempre il grande entusiasmo e la tenacia con cui tutti operano all’interno di ogni hub – esordisce in prima battuta il Governatore – il forte contributo del volontariato rappresenta un grosso aiuto in ogni fase e, nonostante arriviamo da un lungo periodo di impegno, sembra sempre non mancare il coraggio con cui combattere questa battaglia. Qui avete dimostrato di non lasciarvi intimorire da niente, bravi”. 

C’è molto entusiasmo all’interno dell’area Fiera per la visita di Fontana. Se da un lato le procedure per le vaccinazioni non si fermano, dall’altro la visita del Governatore genera curiosità tra i presenti. “Ho avuto un’impressione molto positiva dell’hub di Cremona. È bellissimo il modo in cui è strutturato, bellissimo il modo in cui è organizzato, funziona bene. Ciò che mi colpisce sempre è il personale eccezionale che opera in modo proattivo, pieno di entusiasmo che assiste la gente con simpatia, sono davvero bravissimi – sottolinea Fontana –  per me rappresentano un miracolo. Non dobbiamo dimenticare che la maggior parte delle persone che operano all’interno dell’hub sono sottoposti ad uno stress notevole, ormai da più di un anno, poteva esserci un cedimento comprensibile ma questo non si è verificato, sono incredibili. È fondamentale evidenziare come medici, infermieri, volontariato, Protezione Civile, la Croce Rossa, tutte le componenti più positive della nostra comunità si stanno impegnando al massimo affinché questa enorme macchina possa funzionare”

La visita del presidente Fontana regala nuovo slancio all’hub cittadino che, proprio nei giorni scorsi, è stato preso di mira a causa di alcuni episodi di lunghe attese e di rumors. “Non dobbiamo dimenticare che la provincia di Cremona ha vaccinato la percentuale più alta di cittadini, è un aspetto che non va trascurato – specifica – i Direttori generali di ASST stanno cercando di interloquire per individuare altri medici per potenziare la macchina e, magari, superare la soglia del 31% di vaccinati come soglia migliore della Lombardia – continua – c’è stato un unico caso di coda, non c’è mancanza di organizzazione, c’è chi è spaventato solo a sentire nominare “AstraZeneca” e rallenta un po’ il percorso”.

Il desiderio di vincere la guerra contro il Covid alza l’asticella per raggiungere elevati numeri in termini di vaccinazioni. “Non siamo ancora a regime, possiamo salire fino a quasi 150.000, non lo facciamo perché non abbiamo i vaccini – spiega – l’aumento che abbiamo fatto questa settimana era per verificare che la macchina funzionasse in modo ottimale, e funziona, a questo punto sappiamo che con più vaccini possiamo salire ulteriormente – continua – credo, però, che avremo vaccini per mantenere le 100/110 mila unità al giorno e sarebbe già un grande risultato”

Se da un lato assistiamo al quadro positivo di una Cremona che aumenta i ritmi di vaccinazione, una città proiettata al rilancio di un nuovo ospedale all’avanguardia, dall’altro accogliamo la voce pacata di una piccola rappresentanza di cittadini che, attraverso il suono del fischietto giallo, manifesta a chiare lettere la disapprovazione nei confronti della gestione della sanità lombarda dall’inizio pandemia. 

In veste di cittadina in primis e di paziente oncologica, come cittadino arbitro, se così mi posso definire, con i miei compagni di manifestazione abbiamo voluto utilizzare il fischietto per dimostrare la disapprovazione nei confronti di chi è chiamato a fare il capitano della nostra squadra – così racconta Paola Tacchini – sono una paziente, ho amici che lavorano in ospedale e conosco le procedure, c’è molto impegno da parte di tutti ma io so cosa ho vissuto, è tutto un insieme che non funziona e che fa male, esprimo solo la mia voce”.

Testimonianze discordanti che bene rappresentano il delicato momento che stiamo vivendo. Forse, nonostante gli infiniti ed ammirevoli sforzi di tutti, la lotta al Covid è tra le prove più difficili che la nostra comunità è chiamata a superare. 

Il nemico senza volto, al momento, è il catalizzatore di un’elevata quota delle energie a disposizione del nostro sistema sanitario regionale e nazionale all’interno di un quadro socio sanitario complicato. L’auspicio di tutti è che, il grande impegno di questi tempi, possa riportare la normalità nel sistema consentendo alla nostra sanità di riconfermarsi uno dei fiori all’occhiello della Lombardia. Regione che ha regalato nel tempo speranza a numerosi malati non solo di Covid.  

Beatrice Ponzoni


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