31 maggio 2021

Fusione tra Linea Group e A2A, sì dal Consiglio ma Articolo Uno si smarca sull'inceneritore

Via libera dal Consiglio Comunale alla proposta preliminare di fusione tra A2A e Linea Group. L'argomento era al secondo punto dell'ordine del giorno della seduta di oggi (31 maggio) del Consiglio, durante la quale si è registrato, in seno alla maggioranza, il distinguo da parte di Articolo Uno. Critico sull'operazione di fusione si è infatti dichiarato il consigliere Ghelfi, che è intervenuto sull'argomento senza nascondere i dubbi del suo schieramento (che sostiene comunque la giunta) sull'operazione. Secondo Ghelfi e Articolo Uno, in particolare, la fusione con il colosso milanese rischia di togliere controllo all'ente pubblico e favorire il mercato privato. Non solo: durante il suo intervento – non senza sorpresa da parte degli alleati del centrosinistra – Ghelfi ha toccato anche il tema dell'inceneritore, chiedendo al sindaco maggiori garanzie in merito alla chiusura dell'impianto, peraltro promessa in più occasioni da Galimberti. Al termine dell'intervento, i due consiglieri di Articolo Uno hanno comunque votato a favore della proposta preliminare di fusione in virtù della “fedeltà” del loro partito alla coalizione di maggioranza.

Compatto quindi il sì del centrosinistra e del Gruppo Misto rappresentato da Livia Bencivenga. Contrari Forza Italia e Fratelli d'Italia, mentre dai banchi della Lega si è registrata un'astensione. Con il voto di oggi il Consiglio dà quindi l'indirizzo al sindaco di procedere in seno all'assemblea di Linea Group al fine di portare avanti la fusione tra la multiutiliy di Cremona, Crema, Rovato, Pavia, Lodi con il colosso milanese A2A. Forti perplessità sull'operazione sono state espresse più volte da Forza Italia e Cremona Viva, che hanno messo in guardia la maggioranza chiedendo se per un'operazione di questo calibro non sia necessaria una gara pubblica. Voto contrario in Consiglio, infine, anche da Luca Nolli (Movimento 5 Stelle). “L'attuale delibera – ha argomentato Nolli – è la conclusione inevitabile di un processo che riteniamo sbagliato e iniziato anni fa. Il voto contrario, pertanto è legato alla scelta iniziale fatta di vendere Linea Group”. Per quanto riguarda la chiusura dell'inceneritore, ha aggiunto il consigliere, “la data del 2029 non è certa. Ci è stato detto che nel 2029 scadrà l'autorizzazione ma questo non vuol dire che non possa essere rinnovata”.

 

Federico Centenari


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