Sciopero del personale delle Rsa e della Sanità Privata per il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro Aris-Aiop Rsa e Aris-Aiop Sanità Privata. L'annuncio con un comunicato firmato da Luca Dall'Asta – Segretario Generale FP CGIL Cremona, Roberto Dusi – Operatore Sindacale CISL FP Asse del Po, Maricla Martini – Segretario Territoriale UIL FPL Cremona.
"Dopo anni di attesa, promesse disattese e trattative inconcludenti — per responsabilità evidenti delle controparti datoriali — le lavoratrici e i lavoratori delle strutture RSA e della Sanità Privata torneranno a incrociare le braccia, come già accaduto il 23 settembre 2024. Lo faranno nuovamente il 22 maggio 2025, per chiedere con determinazione il rinnovo dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro ARIS-AIOP RSA e ARIS-AIOP Sanità Privata, scaduti rispettivamente da 13 e 5 anni. Una situazione ormai insostenibile, che coinvolge migliaia di professioniste e professionisti che ogni giorno garantiscono cura, assistenza e supporto a persone fragili e malate, o assicurano il funzionamento amministrativo delle strutture. Tra le realtà interessate si annoverano: RSA Zucchi-Falcina di Soresina, Fondazione La Pace - Casa di Riposo Arvedi di Cremona, Fondazione Germani di Cingia de' Botti, Fondazione Coniugi Preyer di Casalmorano, Fondazione Soldi di Vescovato, Fondazione Brunenghi di Castelleone, Fondazione Vismara - De Petri di San Bassano, Istituto delle Suore Adoratrici del SS. Sacramento di Rivolta d'Adda, e le cliniche San Camillo, Figlie di San Camillo e Ancelle della Carità di Cremona. Da troppo tempo queste lavoratrici e questi lavoratori operano con contratti scaduti, salari insufficienti e tutele ridotte, nonostante l'impegno messo in campo, anche a livello territoriale, con la contrattazione integrativa per migliorare le condizioni economiche e organizzative. Eppure, pur rappresentando una colonna portante del servizio socio-sanitario, continuano a essere ignorati da chi, a parole, dice di "prendersi cura di chi si prende cura", ma nei fatti beneficia di condizioni contrattuali fortemente penalizzanti. Il rinnovo dei contratti non è solo una questione economica: è una battaglia di dignità, per il riconoscimento del valore umano e professionale, della fatica quotidiana, del ruolo sociale essenziale di queste persone. FP CGIL Cremona, CISL FP Asse del Po e UIL FPL Cremona rilanciano una mobilitazione forte e unitaria sul territorio, che culminerà con un presidio regionale sotto la sede della Regione Lombardia. Lo sciopero del 22 maggio sarà un messaggio chiaro: contro immobilismo e indifferenza, è il momento di agire. Non ci fermeremo finché i contratti non saranno rinnovati, i diritti rispettati e la dignità del lavoro finalmente riconosciuta".
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