Giuseppe Verdi e il Risorgimento: fede, musica e politica nella conferenza di Fontevivo l'11 ottobre
Il Comitato Liberi in Veritate di Parma e Piacenza ha organizzato, nell'occasione delle celebrazioni verdiane dell'anno 2025, la conferenza dal titolo “Giuseppe Verdi e il Risorgimento. Quale verità? L'uomo di fede e la visione del sacro” che si terrà sabato 11 ottobre, alle 21, nella Sala Anspi di Fontevivo (Parma). Un appuntamento certamente interessante anche per i cremonesi, e sono tanti, che intendono approfondire la straordinaria figura del maestro. I relatori saranno la dottoressa Elena Bianchini Braglia e la dottoressa Alessandra Toscani che interverranno sul tema delicato e ancor poco conosciuto del rapporto di Giuseppe Verdi con la fede cattolica nel contesto di un momento storico di grandi rivoluzioni. Si parlerà di cosa pensava il maestro del nuovo Regno d'Italia e come la sua religiosità si esprimeva nel lavoro artistico e nella vita di tutti i giorni. La prima parte della conferenza è intitolata: «Pietà Signor del nostro error profondo. Il pentimento dopo l'illusione» e sarà a cura di Elena Bianchini Braglia che indagherà il pensiero politico di Giuseppe Verdi, la sua partecipazione ai fatti che portarono all'Unità d'Italia e i suoi atteggiamenti nelle diverse fasi del processo risorgimentale, i suoi legami politici, le frequentazioni di ambienti e intellettuali liberali e la sua partecipazione a quel processo risorgimentale di cui indubbiamente divenne un'icona. Si cercherà poi di capire, anche attraverso le sue opere, se e come il suo atteggiamento mutò nel corso del tempo e dinanzi allo svolgersi degli eventi, quali furono le sue delusioni e quale fu la sua effettiva partecipazione al neonato Regno d'Italia. «Giuseppe Verdi, itinerari del sacro. Ritratto etico ed estetico di Giuseppe Verdi, l'uomo oltre il genio» è il titolo della seconda parte della conferenza affidata ad Alessandra Toscani che, dopo l'introduzione al tema, completerà la sua esposizione con la proiezione guidata del filmato «L'angiol di Dio in suolo natàl». Nell'incontro si metteranno in luce aspetti sconosciuti del compositore riguardo al tema sacro che ha caratterizzato il suo percorso compositivo ed accompagnato le vicende della sua vita. L'interesse al tema del Sacro in Giuseppe Verdi presenta una complessità notevole e articolata che tocca aspetti umani, musicali, culturali, storici, etici da affrontare con prudenza ma al tempo stesso da analizzare con rigore. Se infatti indagare l'anima è compito di Dio, è invece compito umano fare chiarezza su tanti equivoci di carattere ideologico che hanno condizionato la narrazione del grande compositore portando alla costruzione di ritratti spesso falsati. Le dinamiche risorgimentali dell'800, associate alle visioni artistiche proposte sui palcoscenici del melodramma, sono da sempre veicolo di messaggi emozionali atti a soddisfare le idee di chi le pensa e, a causa della natura stessa del linguaggio teatrale, spesso costruiscono un'icona-Verdi falsa e falsante. Un'esplorazione degli aspetti appartenenti alla vita privata, associati alle composizioni sacre, hanno permesso di delineare un ritratto intimo ed etico che trova espressione nel filmato musicale. Arricchita da testimonianze epistolari, la proiezione guidata fa emergere verità appartenenti all'uomo ed alla sua visione del sacro, facendo così cadere l'immagine di un Verdi ateo e facinoroso attivista politico che spesso circola nel mondo intellettuale. Sempre per quanto riguarda l’aspetto del sacro legato alla figura di verdi è doveroso ricordare che il maestro amava la cattedrale di Cremona dove entrava spesso soffermandosi, solitamente, di fronte all’altare della Visitazione. Era inoltre un abituale frequentatore della chiesa di Sant’Agostino, dove ammirava la pala del Perugino e, il 3 febbraio 1889, giorno di san Biagio, suonò l’organo nella chiesa di sant’Agata per la prima messa del novello sacerdote don Beniamino Bianchi. L'incontro è aperto a tutti. I posti sono limitati. Si consiglia di prenotare scrivendo una email a: liberiinveritate-parma@proton.me.
Eremita del Po
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