26 marzo 2021

I turni delle farmacie preparati sul territorio Cremona-Mantova A Crema alcuni festivi e notturni senza neppure una farmacia aperta

L’ATS Valpadana deve promulgare il calendario dei turni di servizio notturno e festivo delle farmacie a partire dal 1° giugno 2021 e fino al 31 maggio 2021. L’orario è per 48 ore continuative dal mattino del primo giorno fino al mattino del terzo giorno

La prassi è che la proposta dei turni, redatta dal Servizio Farmaceutico dell’ATS, con sede a Mantova, viene inviata alle organizzazioni dei farmacisti, Federfarma (farmacie private), Assofarm (farmacie comunali), Ordine dei Farmacisti e in un secondo tempo ai sindaci.

L’ATS acquisisce i pareri, le osservazioni, le proposte di modifica che non sono vincolanti, e successivamente emette la delibera definitiva in vigore per un anno.

Le farmacie, nel nuovo piano, turnano a due giorni alla settimana, appunto, in tutto il territorio dell’ATS comprendente le due provincie di Cremona e di Mantova.

Anche se i turni non vengono più redatti per distretto ma per ATS, ma per 11 zone omogenee, nel distretto cremasco sono previste due farmacie in contemporanea, a volte tre.

Il rapporto tra farmacie di turno ed abitanti, in ottemperanza alla normativa regionale, si attesta attorno ad una farmacia ogni 80.000 abitanti, trattandosi di territori ad alta densità di popolazione.

Il problema sorge nel distretto di Crema, poiché vi sono giorni in cui nella città non vi è nemmeno una farmacia in servizio nelle ore notturne e nei festivi.

I cittadini, dimessi dall’ospedale, dal pronto soccorso o assistiti dalla Guardia Medica devono recarsi magari non proprio vicino per acquistare farmaci urgenti.

La città di Crema è baricentrica rispetto al distretto cremasco, è fornita di un importante ospedale e di un Pronto Soccorso. Nel passato, e da sempre, in Crema vi era una farmacia in servizio 24 ore al giorno per tutto l’anno. Ora non più.

Credo che questa proposta porterà problemi alla popolazione. In alcuni casi vi sono farmacie di turno molto lontane e tali che per acquistare farmaci bisogna fare molta strada, in altri casi troppo vicine, ad esempio Palazzo Pignano e Trescore associati a Castelleone.

Insomma un bel pasticcio.

Ci auguriamo pertanto che i sindaci cremaschi facciano presente all’ATS queste problematiche e che vi sia un aggiustamento dei turni delle farmacie in modo tale da ridurre il più possibile i disservizi.

Il problema si risolverebbe bene se a Crema vi fosse sempre una farmacia in servizio, come negli anni scorsi, separando la rotazione delle farmacie cittadine da quelle del circondario.

Certamente tutto queste questioni sono anche legate all’istituzione dell’ATS Valpadana che comprende due provincie diverse, Mantova e Cremona, molto lontane tra di loro non solo geograficamente, ma anche culturalmente. La visione del servizio farmaceutico non è più provinciale ma per ATS.

Per recarsi da Spino d’Adda a Mantova vi sono 140 km ed il territorio è molto vasto.

È perciò importante continuare la battaglia per separare queste due province ritornando ad avere due ATS diverse. 

Maurizio Vecchia


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