Il sindaco di Capralba Damiano Cattaneo ricorda il massacro dei Partigiani di Caravaggio nel Cremasco
Settantotto anni fa l'uccisione di Carlo Baruffi, Annunzio Grassi, Francesco Pala e Giovanni Perego: i quattro Partigiani di Caravaggio uccisi a Capralba.
La vicenda avvenne nella notte tra il 13 e 14 marzo del 1945.
I partigiani stavano recandosi da Caravaggio a Capralba, alla ricerca di cibo e denaro per i gruppi che operavano sulle montagne bergamasche. Vennero sopresi da una pattuglia di fascisti della repubblica di Salò e ne nacque uno scontro a fuoco.
Baruffi morì sul colpo, Perego venne ferito gravemente, gli altri due catturati e portati a Crema nella tristemente nota caserma Renzo da Ceri e interrogati dal colonnello Tambini che ne disporrà la fucilazione proprio a Capralba.
Si rischiò la sommossa popolare tanto che il podestà Tobia Ceserani chiese al prefetto di impedire i funerali per evitare disordini. Le salme furono sepolte a Capralba, e poi subito dissepolte e portate in un cimitero di Crema. Tornarono a Caravaggio a guerra finita.
Onoriamo i nostri partigiani, insieme ai tanti altri che scelsero di mettere a rischio la propria vita per donare all'Italia libertà e democrazia, nella consapevolezza di essere debitori del loro sacrificio.
Così, in versione storico, postò via social il sindaco di Capralba Damiano Cattaneo…
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