L'orchestra Monteverdi & Stradivari esegue Vivaldi per la rinascita musicale dopo la pandemia
Vivaldi a Cremona”, questo il titolo del concerto dell’Orchestra Monteverdi&Stradivari, compagine cameristica studentesca, espressione dei due principali istituti musicali cittadini: il Conservatorio “C.Monteverdi” e l’Istituto di Istruzione Superiore “A. Stradivari”.
A fare gli onori di casa, come di consueto, il Sovrintendente Andrea Cigni che ha introdotto Anne Colette Ricciardi, direttore del Conservatorio di Cremona e Gianluca Galimberti, Sindaco di Cremona e presidente della Fondazione.
“Finalmente i nostri studenti possono tornare a prodursi in concerto - apre Ricciardi - in questa serata rappresentiamo la continuità di intenti tra le due realtà unite in orchestra ed è bellissimo l’incontro musicale tra chi ha più esperienza e chi meno”
“Sono commosso e devo chiedervi di unirvi a me nel ringraziare con due applausi i docenti ed i coraggiosi studenti, che con entusiasmo hanno lavorato sodo per tornare finalmente a suonare in pubblico” chiude il Sindaco Galimberti.
In programma importanti composizioni del Prete Rosso quali “Le Quattro Stagioni” ed il Concerto in La Maggiore RV349 per Violino, Archi e Cembalo.
Due i giovani violinisti solisti scelti dal direttore Francesco Fiore: Sofia Manvati e Leonardo Pellegrini, entrambi già diplomati ed allievi dei corsi di perfezionamento tenuti da Salvatore Accardo presso l’Accademia “W. Stauffer” di Cremona.
Un’opportunità di grande rilievo il potersi produrre, da studenti, in un teatro normalmente calcato da professionisti, frutto di una gestione virtuosa della programmazione e della proficua collaborazione tra istituzioni musicali cittadine.
Concentrazione ed un po’ di sana tensione hanno caratterizzato le prime note dell’orchestra, confermando la sicura guida di Fiore, apprezzato concertista di fama oltre che direttore di polso, nella doppia veste di concertatore e di continuista al clavicembalo.
In apertura l’orchestra ha eseguito il Concerto in La Maggiore, composizione che Vivaldi dedicó alla sua migliore allieva presso l’Ospedale della Pietà, scrivendo in calce alla partitura “per Anna Maria”.
L’esecuzione de La Primavera ha dato inizio alle Stagioni, opera fortemente evocativa, nella quale gli strumenti descrivono quasi onomatopeicamente i suoni delle stagioni. Possiamo riconoscere facilmente il cinguettio allegro degli uccelli, i tuoni, il vento, la pioggia.
Buono l’assieme della compagine cremonese, con dinamiche molto ben pronunciate ed attenta cura della differenza di piani sonori. Puntuale l’articolazione della brava violinista Sofia Manvati, intenta a districarsi tra numerose fioriture e virtuosismi di grande difficoltà.
Suono maturo ed espressivo quello del solista delle ultime due stagioni, Leonardo Pellegrini.
L’orchestra si è ben preparata. Gli allievi si sono esibiti con grande entusiasmo e hanno dimostrato estrema cura delle arcate, controllo del vibrato ed un suono pulito e graffiante, confermando il proprio potenziale.
Sono i concerti come questo che danno il giusto stimolo alle nuove leve della musica di domani, per usare le parole del Sindaco “il nostro presente ed il nostro futuro”, con emozioni positive e soddisfazione dopo il sudato sacrificio nella preparazione di un concerto di ottimo livello. La vera propulsione verso un futuro ricco di musica, di musicisti, di arte, in una città che dimostra in ogni sua espressione di desiderare con forza la propria “rinascita musicale” dopo la pandemia.
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