L'università a S. Monica diventa volàno per rilanciare il quartiere. Residence con 32 bilocali per studenti nella vecchia casa di Protti
Una trentina di miniappartamenti per studenti e spazi comuni, su una superficie di 1800 metri quadrati. E’ questo il progetto per il recupero dello stabile di via dei Mille 37/39 sull’angolo di via Gian Battista Trotti, edificato ed abitato dal baritono Aldo Protti. Un progetto in grado di valorizzare una zona del centro storico da troppo tempo abbandonata a se stessa, costituendo una interessante opportunità abitativa per gli studenti del nuovo Campus Universitario di Santa Monica. Ed è anche il primo esempio di come la presenza del nuovo polo universitario possa rappresentare un autentico volano per la rinascita e lo sviluppo del quartiere. La famiglia Protti, ancora oggi proprietaria dello stabile ha dato incarico a Immobil Capital srl, società di servizi immobiliare con sede in via Bissolati 111, di promuovere l’iniziativa di trasformazione del grande immobile in residence per studenti. Lo studio di architettura e ingegneria dell’architetto Massimiliano Beltrami ha quindi realizzato in accordo con Immobil Capital, un progetto di massima che prevede la realizzazione di 32 unità immobiliari di tipo bilocale per studenti, riservando molti spazi comuni destinati a locali ludico sportivi nello stesso palazzo.
L’intero edificio consta di complessivi 1884 metri quadrati disposti su tre piani e dispone già di un ascensore. Aldo Protti lo realizzò nel 1953 con la demolizione e ricostruzione di un edificio ancora più vecchio danneggiato da un terremoto risalente al secolo precedente. Una foto di quell’anno lo ritrae sorridente mentre in calzoncini estivi dirige il lavoro dei muratori sul tetto del palazzo. In previsione che l’Università Cattolica Campus di Santa Monica possa accogliere nel prossimo futuro qualche migliaio di studenti anche fuori sede, l’operazione portata avanti da Immobil Capital e dallo Studio Beltrami sta riscuotendo interesse da parte di operatori del settore soprattutto esterni alla città di Cremona. L’intervento previsto rimane nell’ambito di una straordinaria manutenzione su strutture già esistenti e pertanto prevede costi esecutivi decisamente contenuti. Una boccata d’ossigeno ed uno stimolo per l’intera via dei Mille.
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