È scomparso il 9 dicembre il liutaio
Andrew Fairfax, dopo una lunga malattia.
È stato uno dei liutai-restauratori-esperti più competenti del nostro tempo e parimenti una persona di grande integrità e dedizione, dimostrate nel lungo percorso professionale.
L'ultimo nostro incontro è avvenuto a Mittenwald nel 2022 per il IX Concorso Internazionale di Liuteria, lui impegnato nella giuria del Concorso ed io inviato per Archi Magazine. È stata una piacevole occasione per dialogare ed apprendere aspetti della sua vita liutaria che hanno arricchito la comprensione dell'uomo e della sua attività, dall'incontro con sua moglie Anneleen van der Grinten a Newark durante l'ultimo anno di corso nella Scuola di Liuteria, ai viaggi, dalle conferenze tenute ognidove veniva invitato, alle occasioni di insegnamento fino alle ricerche svolte presso i laboratori di Oberlin negli Stati Uniti e in tutta Europa, lavorando per l'Entente Internationale des Maîtres Luthiers et Archetiers (EILA), senza dimenticare le incursioni in Australia e in Asia. Dal 1982 la sua vita professionale era stata legata inscindibilmente a Charles Beare presso la cui bottega ha condiviso più di trent'anni di lavoro.
Il mondo della liuteria gli sarà sempre grato non solo per la cura che ha riservato a moltissimi strumenti che gli sono stati affidati, ma anche per opere di ricerca che resteranno come pietre miliari nella storia della disciplina: dalla mostra e catalogo "British Violin" del 1988 alle ricerche sulla famiglia Panormo con mostra e catalogo del 2016.
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