The Voice of Stradivari: presentato al Museo del Violino il nuovo CD di Gnocchi e Stella
l’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino di Cremona ha ospitato la presentazione di The Voice of Stradivari, il nuovo CD dedicato al violoncello 1700 Stauffer ex Cristiani, uno dei capolavori più preziosi della liuteria di Antonio Stradivari. L’incontro, promosso da MV Cremona, Museo del Violino e Fondazione Walter Stauffer, ha celebrato il ritorno dello strumento – fresco di manutenzione straordinaria – nella città in cui nacque oltre tre secoli fa, riportandolo simbolicamente al cuore della sua storia.
Il violoncello porta con sé un’eredità duplice, come ha ricordato Riccardo Angeloni, conservatore delle Collezioni del Museo del Violino: «Lo Stauffer ex Cristiani racchiude due nomi e due stagioni della sua storia: Lisa Cristiani, figura pionieristica di donna musicista dell’Ottocento, e Walter Stauffer, che rappresenta invece una stagione più recente di mecenatismo.» Una stratificazione di significati che continua a investire lo strumento di un valore artistico e simbolico eccezionale.
A raccontare la genesi del progetto discografico sono stati Giovanni Gnocchi e Alessandro Stella, protagonisti del CD. Gnocchi ha sottolineato come l’album sia attraversato da relazioni e rimandi storici: «Questi brani raccontano storie, rapporti di amicizia tra compositori ed esecutori: penso al legame tra Mendelssohn e Lisa Cristiani, o a quello con Jérôme Ducros. Ogni pagina nasce da un incontro, e suonare questo strumento significa far rivivere quei legami.» Il Lied ohne Worte op. 109 di Mendelssohn, registrato sullo stesso strumento appartenuto alla giovane violoncellista per cui fu scritto, ne è l’esempio più emblematico.
Per Alessandro Stella, il disco assume un significato particolare anche nel panorama discografico attuale: «Un progetto come questo valorizza il senso stesso della registrazione, in un’epoca in cui ogni giorno vengono immesse migliaia di tracce nel mercato musicale. È stato un lavoro sinergico sotto ogni punto di vista: tecnico, sonoro, musicale e perfino fotografico. Abbiamo avuto una visione unica e coesa.»
Il progetto si inserisce all’interno della visione di lungo corso di Marcello Villa, liutaio e produttore dell’etichetta MV Cremona, che ha ricordato come la ricerca artigianale e quella sonora procedano sorprendentemente vicine: «La ricerca liutaria e quella discografica non sono così dissimili: la ricerca di timbri, di stimoli e di un’estetica comune converge. Dal 1999 mi occupo anche di registrazione, con la nascita della mia etichetta. Volevo dare una voce discografica alla città, che mettesse in risalto i suoi preziosi strumenti e i musicisti legati a essa.»
Nel corso dell’incontro, Gnocchi e Stella hanno dialogato con Virginia Villa, Marcello Villa, Alessandro Tantardini e Riccardo Angeloni, moderati da Lorenzo Ottaviani della rivista Quinte Parallele. A conclusione dell’evento, il pubblico ha potuto godere di un momento musicale dal vivo, un’occasione rara per ascoltare la voce autentica dello Stradivari.
Il programma ha incluso tre brani emblematici, scelti per mostrare altrettanti volti del violoncello: il Lied ohne Worte op. 109 di Mendelssohn e il Poème di Skrjabin – due pagine intrise di lirismo, delicatezza e intensità cantabile – e infine Une Larme, brillante pagina rossiniana, affrontata da Gnocchi con la freschezza e la sicurezza tecnica che hanno messo in risalto il virtuosismo delle variazioni e il carattere teatrale del brano. Un finale che ha permesso di apprezzare tutta la duttilità dello Stradivari, dalla voce più intima alla massima brillantezza.
Lo Stauffer ex Cristiani continua così la sua storia: uno strumento che attraversa i secoli grazie alle mani che lo custodiscono e alle mani che gli restituiscono voce, rinnovandone ogni volta la meraviglia.
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