La pistola al peperoncino la salva dall'aggressione: una storia da paura in pieno centro. Armi di autodifesa sempre più richieste dai cittadini che non si sentono al sicuro ma hanno paura a denunciare
Calano le denunce, ma non la paura: è notizia di alcuni giorni fa (leggi qui) che a Cremona, secondo i dati 2024 del Viminale analizzati in uno studio del Sole 24Ore, le denunce di vari reati siano calate di circa 600 rispetto all'anno precedente. Solo percezione, dunque? In realtà lo studio si chiudeva con la constatazione che in realtà i dati potrebbero essere influenzati da una minore propensione alla denuncia, una sorta di rassegnazione o difficoltà o molto spesso la paura a presentare denucia formale, legate ad una minore fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Ad ogni modo la cronaca, che non è opinione, ci riporta proprio una vicenda consumatasi proprio nel cuore della città, in una via laterale del centro storico un paio di settimane fa. Sono le 19,30 quando la commessa di un negozio del centro sta tornando alla sua auto dopo una giornata di lavoro; a quell'ora è già buio e la donna ad un certo punto si accorge di essere seguita da un uomo, che lei stessa ha descritto, dai tratti somatici, come un nord africano. L'uomo non la segue soltanto, ma inizia ad importunarla pesantemente: lei si spaventa, è sola in quella strada ed a quel punto non le resta altro da fare che estrarre dalla borsetta la pistola al peperoncino e puntarla verso l'uomo che, a quel punto, demorde dalle sue intenzioni e scappa. No, non è un lieto fine, perchè la donna scoppia a piangere sfogando la paura e la tensione di quegli attimi concitati. Non è un lieto fine solo perchè l'uomo è scappato: se la ragazza non avesse avuto lo spray e la prontezza di riflessi e il tempo di usarlo, forse racconteremmo ora un'altra storia.
Un caso isolato? Chiediamo ai diretti interessati, ossia ai due negozi di armi del centro storico, l'Antica Armeria Zanicotti di Via Solferino e l'Armeria Galli Giuseppe di Corso Mazzini. Ne avevamo già scritto lo scorso febbraio, con un ampio servizio sulle reazioni dei cremonesi (leggi qui) dopo diversi episodi di aggressione e violenza in città. Torniamo per capire se nei mesi la situazione è cambiata.
Entrambi vendono lo spray al peperoncino sia nella tradizionale bomboletta tascabile, pronta e semplice da usare sia sottoforma di 'pistola', ossia una sorta di scacciacani che si carica con la bomboletta di spray urticante e che permette di garantire una precisione maggiore nello spruzzo, oltre ad avere un impatto visivo deterrente più consistente. "Il colore del corpo è arancione perchè per legge non si possono vendere armi giocattolo o armi come queste che siano uguali ad armi vere. Sicuramente con questa però si riesce ad essere più precisi nell'indirizzare il getto dello spray ed in alcuni modelli è presente anche una potente torcia che se puntata negli occhi abbaglia e crea un attimo di stordimento". Tutti secondi preziosi per chiedere aiuto o per scappare.
Questi sono gli unici strumenti liberamente a disposizione del cittadino, legali ed approvati dal Ministero. "Sa che a Cremona ci sono solo 12 persone con porto d'arma a titolo di difesa personale? Praticamente nessuno. E la tendenza è sempre verso il calo, tanto che ad oggi in Italia abbiamo 9.860 porti d'armi per difesa su tutta la popolazione ed anche escludendo i bambini, resta sempre un dato percentualmente prossimo allo zero".
Dunque, di questi strumenti di autodifesa, quanti se ne vendono a Cremona? "Parecchie. Soprattutto in questa stagione, quando fa buio presto e le persone non si sentono sicure a passeggiare da sole. Per la maggiore vanno le classiche bombolette spray, che hanno un costo decisamente più contenuto, intorno ai 12 euro, mentre per le pistole si arriva anche a 70 euro. Comunque restano prodotti molto richiesti negli ultimi due anni, soprattutto dalle donne e dalle ragazze".
Eppure i dati dello studio citato in apertura parlano di un calo delle denunce a Cremona, dunque la città dovrebbe essere più sicura oggi rispetto allo scorso anno. "Come no, caleranno forse le denunce, ma non i reati. Le persone con cui parlo vengono qui dopo un episodio di aggressione o perchè non si sentono sicure. Quando succede qualcosa, le garantisco che la maggiorparte non denuncia più nemmeno: da una parte non si sentono ascoltati e tutelati, dall'altra hanno paura di ritorsioni da parte degli aggressori". E qui ritroviamo le stesse riflessioni che chiudevano l'analisi del Sole 24Ore: vacilla la fiducia nelle istituzioni, il cittadino non si sente più tutelato, nemmeno quando si rivolge alle forze dell'ordine ergo, non denuncia. Ma preferisce portarsi in borsetta lo spray o la pistola al peperoncino, ultimo baluardo di difesa in un contesto sociale che non viene più considerato sicuro.
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commenti
Alessandro
11 novembre 2025 12:09
Pian piano il vento sta cambiando. Non si denuncia più, si cerca chi legalmente a difendersi per conto proprio. Arrivare all'aggressore steso supino immobile a terra tra quanto? Perché comincerà prima o poi a finire così.
marco
11 novembre 2025 13:37
Con il nuovo Decreto Sicurezza finalmente possiamo per legittima difesa usare le armi in casa nostra nel caso in cui l'aggressore metta a rischio la vita o l'integrità fisica propria o di altri senza che l'aggredito rischi poi un processo .
L' uso dell'arma non è mai consentito in caso di fuga del ladro o nel caso di aggressione non armata
Un decreto che una parte di politica vedeva come fumo negli occhi secondo il principio per il quale prima bisognava essere sicuri di cosa volesse fare l'intruso in casa nostra...bere un caffè? Rubare?. uccidere,picchiare o solo violentare?
Una barzelletta, garanzie solo per l'aggressore armato.
Si sprecano i servizi in televisiome di persone con bambini in casa che vedono i delinquenti sul balcone e non possono fare nulla.
Ci scapperà il morto? Spero non dalla parte dell'aggredito.
Pietà verso l'aggressore? Provi a fare un sondaggio e vedrà che la risposta sarà un no corale.
Alessandro
11 novembre 2025 16:01
Guardi,non starò mai dalla parte dell aggressore/ intruso in casa. Con me sfonda una porta aperta
Anonimo
11 novembre 2025 17:52
Se il padrone di casa può usare la pistola il ladro sarà il primo ad entrare con già la pistola in mano e nessuno scrupolo nell'usarla