7 aprile 2023

La processione della Sacra Spina compie stasera 90 anni. La prima volta nel 1933, dopo la miracolosa gemmazione di color rosso vivo

Con questa sera saranno esattamente novant’anni che la Sacra Spina verrà portata in processione, secondo la tradizione pasquale più cara ai cremonesi. Il rito, infatti, venne introdotto per la prima volta nel 1933, prima di allora la processione si svolgeva portando l’Eucarestia conservata in un’urna che assomigliava al sepolcro. Era accaduto che l’anno precedente la Sacra Spina, lunga poco più di sette centimetri e conservata in una teca di cristallo nella Cappella delle Reliquie, si era improvvisamente arrossata e le tracce ematiche presenti in essa avevano acquistato un colore rosso vivo come se quel sangue fosse stato versato da pochi istanti sulla spina che la tradizione vuole essere quella che perforò la testa di Gesù. Il fenomeno si è verificato ancora nel 2005 e non ha ancora avuto una sua spiegazione scientifica, ed accade ogni qualvolta il 25 marzo, giorno in cui si celebra l’annunciazione del Messia, corrisponde al Venerdi Santo. Negli ultimi due secoli questa rara occasione si è verificata nel 1842, 1853, 1864, 1910, 1921, 1932, e appunto nel XX secolo nel 2005. C’è anche chi ha ipotizzato che il 25 marzo sia il giorno esatto in cui Cristo morì. I primi Cristiani pensavano che la morte del Salvatore fosse collocabile tra il 25 marzo e il 6 aprile; oggi però le date della Passione comunemente accettate sono il 3, il 7 o il 27 aprile. In alcuni casi si nota per qualche giorno un inizio di gemmazione della spina, come se appartenesse ancora a una pianta viva. In altri le spine si muovono, si accartocciano e poi distendono, “sudano sangue”. In ogni caso sembrano sottoposte a un inspiegabile sussulto vitale, come se il contatto con il corpo di Cristo avesse lasciato in esse un principio misterioso. La reliquia della Sacra Spina fu donata nel 1591 dal papa cremonese Gregorio XIV, Nicolò Sfondrati, al Capitolo del Duomo nel corso di una visita a Roma. A fine Settecento il Capitolo della Cattedrale nel desiderio di dare una decorosa sistemazione a tutte le reliquie della Cattedrale, commissionò la Cappella delle Reliquie. In stile neoclassico, la sua realizzazione è stata affidata a Giovanni Manfredini. Le spine della Passione sparse per l’Europa sono tante, 39 quelle “certificate”, circa 200 ben documentate nelle loro origini, forse un migliaio quelle raccattate sulla strada del Golgota dai pellegrini e poi venerate in Occidente «per contatto» con altre reliquie autentiche. Di Sacre Spine, solo in Italia ne sono state contate circa 160. Se ne trovano in Spagna, Francia, Germania, Regno Unito, Belgio, persino in Ucraina e Stati Uniti. Il fatto è che nel Medioevo molte reliquie venivano confezionate appunto ex contactu, cioè mettendole vicine a quelle autentiche, quasi potessero riceverne l’energia nascosta. E quell’energia miracolosa era considerata molto più importante dell’«autenticità» a cui mira la storiografia moderna. È dunque molto difficile oggi stabilire quali siano le spine originali e quali no.

Fabrizio Loffi


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