La storia non può essere spiegata alle Elementari con “Faccetta Nera”: i genitori non ci stanno e protestano
Il progetto prevede "un approccio apolitico, secondo una prospettiva didattica esclusivamente storica", ma la proposta presentata da due insegnanti che contempla lo studio di 'Faccetta nera' e 'Bella ciao' sta suscitando polemiche alla scuola primaria Bissolati di Cremona. In particolare, piu che contro il canto simbolo della resistenza partigiana, i genitori protestano contro il brano diventato inno del regime fascista. Sì è una canzone ignobile che non andrebbe insegnata a bambini delle elementari. La storia non può essere spiegata con 'Faccetta nera'", dichiarano i rappresentanti dei genitori.
La dirigente dell'istituto comprensivo, Daniela Marzani, sottolinea che "non si tratta di un progetto ufficiale perché non è inserito nel piano dell'offerta formativa". Una spiegazione che non spegne le polemiche e che potrebbe portare ad una richiesta ufficiale di chiarimenti nelle prossime ore da parte dei genitori.
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commenti
Roberto Borsella
14 marzo 2023 17:57
Scusate, ma vorrei capire se la canzone bella ciao che non è nata durante la resistenza debba essere invece insegnata. Oggi non è simbolo di unità dal momento che è utilizzata da una sola parte politica. Seconda osservazione : i nostri studenti lo sanno che l'Italia non è stata liberata dai partigiani? Il contributo del mondo libero, ISRAELE compreso , è stato essenziale con oltre 150 Milà morti . Non capisco cosa si continua ad insegnare nelle scuole? Quando finirà questa farsa. Non sono né fascista ne comunista, ma un liberale. Si ascolti un po' di più e si legga. Forse non avremo più finti timori a studiare la storia. Quella vera, non il romanzo della resistenza