Mercato, nonostante le difficoltà si torna lentamente alla normalità: quantificato in 40 mila euro il canone semestrale da versare al Comune
Dopo la tregua imposta dalla pandemia non senza gravi sacrifici anche economici, l'amministrazione comunale torna a chiedere agli operatori del mercato bisettimanale il pagamento delle quote a carico dei “titolari di posteggi per il commercio su area pubblica”.
Il canone unico per il primo semestre 2022 è stato quantificato dal Comune in 40 mila euro complessivi. E' quanto emerge da una recente determina dirigenziale (14 marzo) del settore Urbanistica, Commercio e Artigianato. Se da un lato è anche questo un segno di ripresa dopo le difficoltà causate dal Covid, dall'altro è chiaro che per gli operatori del mercato si tratta di un necessario sacrificio economico a fronte di una situazione non ancora risanata, come hanno dimostrato le tante defezioni tra i banchi del mercato nei mesi scorsi (qui l'articolo).
“Nel Comune di Cremona – si legge nelle premesse della determina – sono stati istituiti il mercato bisettimanale al dettaglio di Piazza Stradivari e vie limitrofe il mercoledì ed il sabato, il mercato specializzato dei fiori e delle piante in piazza del Comune il mercoledì ed il sabato, il mercato rionale di Piazza Fiume, il mercato rionale di Cavatigozzi in via Brodolini, il mercato di Agrimercato dei produttori agricoli in via Monteverdi il martedì, il mercato agricolo dell'ex Foro Boario il venerdi i ed alcuni posteggi isolati”.
Ebbene, “Con la conclusione dello stato di emergenza – prosegue l'atto – cessa di avere efficacia la sospensione dal pagamento del canone unico prevista fino al 31 marzo 22 dall'articolo 706 della legge di bilancio n. 234/2021”.
Alla luce di questo, “Le concessioni di occupazione per il commercio su aree pubbliche sono onerose e sono soggette al pagamento del canone unico (...). Il Canone da porre a carico degli operatori, calcolato sulla base delle tariffe approvate dalla Giunta (...), ha tenuto conto sia della sospensione dal pagamento per i primi tre mesi del 2022 per effetto della legge di bilancio n.234/2021 sia della necessità di conguagliare la somma pagata in anticipo dagli operatori nel primo semestre del 2020 infatti a seguito della pandemia da Covid-19, prima la legge 77/2020 e poi la legge 126/2020 hanno previsto la sospensione dal pagamento del canone per il periodo dall'1 marzo al 15 ottobre 2020. La sospensione dal pagamento del canone è proseguita anche per tutto l'anno 2021 (...)”.
A fronte delle sospensioni e del pagamento in “acconto”, l'amministrazione ha dunque quantificato “in Euro 40.000,00 l'importo dovuto dagli operatori titolari di posteggi per il commercio su area pubblica relativo al canone unico per il primo semestre 2022”.
Tra gli operatori commerciali si confida che la quantificazione dell'importo per i primi sei mesi corrisponda anche ad una ripresa dello svolgimento del mercato senza ulteriori interruzioni o restrizioni, quantomeno sino a giugno.
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