Mutui, a giugno cresce il vantaggio del tasso variabile sul fisso. Cremona registra il valore medio degli immobili: è il più basso della regione. A Milano gli immobili più cari di tutta la Lombardia
Il mese scorso è stato quello dell’inversione di rotta per il mercato dei mutui: dopo oltre due anni i finanziamenti a tasso variabile sono tornati a essere più convenienti di quelli a tasso fisso. Con leggero anticipo rispetto alle previsioni si torna a un riequilibrio delle due tipologie di tasso, situazione che è sempre stata “la regola” per il mercato dei mutui. Per quanto riguarda la Lombardia, nel secondo trimestre del 2025 il più richiesto rimane comunque ancora il tasso fisso (pari al 98,2% del totale delle richieste nel secondo trimestre dell’anno in leggera flessione rispetto al 99,5% nel trimestre precedente) anche se di conseguenza crescono le richieste per il variabile, che passa da 0,3% del totale nello scorso trimestre all’1,4% di quello in corso. Cala invece il valore dell'importo medio richiesto, resta stabile la durata dei finanziamenti e infine cresce l’età media dei richiedenti.
Milano si conferma ancora una volta la provincia dove gli immobili sono più cari di tutta la Lombardia (oltre 296.800 € in media) e dove l’importo medio richiesto da chi vuole accendere un mutuo è maggiore (176.697 €) e di conseguenza con una durata maggiore che segna la media di 25 anni e 6 mesi; Cremona risulta il fanalino di coda della classifica con il valore medio più basso di tutta la regione (166.340 €); la provincia dove si chiede meno capitale alla banca (117.193 € in media) è quella di Sondrio, dove si registrano anche i mutui dalla durata minore della regione (21 anni e 5 mesi in media) e i richiedenti con età maggiore, ovvero oltre 41 anni, contro i 37 anni e 2 mesi di media nella provincia di Lodi, dove i sono i più giovani di tutta la Lombardia.
Per quanto riguarda le finalità di finanziamento, in Lombardia nel secondo trimestre del 2025 oltre la metà delle richieste (55,7% del totale) sono dirette verso l’acquisto della prima casa, mentre la surroga assorbe il 34,5% del mix delle domande. Seguono più staccate tra le finalità di finanziamento l’acquisto della seconda casa, al 7,7% del totale, la ristrutturazione (1,3%) e il consolidamento (0,6%).
In leggero calo l’importo medio richiesto nella regione rispetto al primo trimestre dell’anno, con il dato che dai 161.000 € scende a 156.700 € nel secondo, e anche il valore medio degli immobili passa dai 259.200 € dei primi 3 mesi dell’anno ai 252.900 € attuali. Rimane poi stabile la durata dei finanziamenti richiesti in Lombardia, che si attesta sui 24 anni e 11 mesi in media, mentre aumenta l’età dei richiedenti, che passa dai 38 anni e 4 mesi del periodo gennaio-marzo 2025 ai 38 anni e 11 mesi in media del secondo trimestre dell’anno.
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