22 marzo 2021

Nella Cremona città d'acqua e antica capitale del Po tutte le fontane nei giardini sono a secco o ridotte a paludi

Cremona città d’acqua, Cremona capitale del Po. Nella giornata mondiale dell’acqua non si può fare a meno di notare la contraddizione tra ciò che si vorrebbe essere e ciò che si è. Prosciugato il laghetto nel parco del Vecchio Passeggio per ragioni di risparmio di acqua e di denaro (si disse allora che, interrando il laghetto e chiudendo la pozza delle colonie padane si sarebbero risparmiati 300.000 euro e 300 metri cubi al giorno di acqua pubblica), rimasta all’asciutto la fontana di piazza Cadorna, cosa resta? La fontana delle Naiadi nei giardini pubblici di piazza Roma, deve il suo nome appunto alle ninfe delle acque. E’ stata realizzata da Giovanni Seleroni ed acquistata dal Comune di Cremona nel 1885 per costituire uno degli elementi più caratterizzanti dei nuovi giardini pubblici. L’acqua dovrebbe esserne parte integrante. Ed invece tre anni fa, per risolvere definitivamente il problema di alimentarla regolarmente con l’elemento suo proprio, si è pensato bene, complice l’avvicinarsi dell’appuntamento con le Invasioni botaniche, di riempire di terra la vasca che circonda il gruppo scultoreo, trasformandola in una fioriera di vistosi fiori gialli. Poi, senz’acqua, seccano pure quelli e si assiste al paradosso di una fontana dedicata alle ninfe dei fiumi e delle sorgenti diventata un monumento alla siccità. Per non parlare della grande fontana dell’aiuola centrale, trasformata in una palude limacciosa, in attesa che se ne decida il suo destino: impianto d’alimentazione vecchio di mezzo secolo, alti costi di gestione. Per ripristinarla, ammesso che si decida di farlo, ci vorrà tempo anche per Padania Acque che ne ha in carico la manutenzione.


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commenti


Manuela Mazzini

22 marzo 2021 21:56

Buona sera!
Resta inspiegabile il fatto che nei tempi passati forse con meno risorse economiche di oggi, tutto fosse in ordine, funzionante e bello da godere. Oggi, degrado e abbandono del bello. Non si trovano fondi per l'arredo urbano... ci sono altre priorità, pare! E così dove c'è degrado prevale l'incuria e l'incivilta'. Servono guardie ecologiche per il mantenimento dell'ordine e uno sforzo programmato economico.