Nuovo servizio coordinato di controllo sul da parte dei Carabinieri. Tre persone arrestate, tre denunciate, un segnalato alla Prefettura, 3 patenti ritirate
La notte del 10 maggio, i Carabinieri del Comando Provinciale di Cremona hanno svolto un nuovo servizio coordinato di vigilanza sul territorio provinciale, con l’impiego di 20 pattuglie e ben 60 militari, anche in abiti civili. Obiettivo del servizio era la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica con particolare attenzione ai furti in abitazione, in aziende, in esercizi pubblici e presso sportelli bancomat.
Dalla mezzanotte alle 06.00, i controlli straordinari hanno interessato le principali vie di comunicazione, le zone commerciali e le aree produttive, nonché tutti gli sportelli AEM. Nel complesso, sono state identificate 494 persone, diverse delle quali di interesse operativo perché già con precedenti di polizia a carico, e condotte verifiche su 235 veicoli. Tre persone sono state arrestate, di cui una in flagranza e due su aggravamento di misura cautelare, tre persone denunciate e una segnalata alla Prefettura per possesso di stupefacenti per uso personale. Nello specifico, un uomo di 47 anni, pregiudicato, è stato arrestato in flagranza per reingresso illegale nel territorio nazionale a seguito di una precedente espulsione. L’uomo è stato controllato e ha presentato un documento. Dalle verifiche eseguite, il documento da lui consegnato è risultato falso e le sue vere generalità ottenute attraverso il fotosegnalamento hanno permesso di accertare che il 47enne, nel dicembre del 2022, era stato espulso dal territorio nazionale a seguito di un decreto emesso dal Prefetto di Lecce ed eseguito dal Questore di Lecce con l’accompagnamento alla frontiera di Brindisi dove era stato rimpatriato con una nave per l’Albania con divieto di reingresso per 10 anni. L’uomo, incurante del provvedimento applicato dalle autorità italiane, era riuscito a rientrare e muoversi clandestinamente in Italia finché è incappato nel controllo dei Carabinieri di Cremona. E’ stato condotto in caserma, arrestato per essere rientrato in Italia e denunciato per possesso di documenti falsi. La mattina del 10 maggio è stato accompagnato all’udienza di convalida dell’arresto conclusasi con la convalida dell’atto, la condanna a due anni di reclusione e la sottoposizione all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria in attesa di nuova espulsione.
Sono stati arrestati anche due uomini di 52 e 44 anni, con precedenti di polizia a carico, in esecuzione di due misure cautelari in carcere in sostituzione degli arresti domiciliari. Nel primo caso, il 52enne si trovava agli arresti domiciliari presso una comunità di Cremona su disposizione del GIP del Tribunale di Brescia. Tuttavia, a causa della sua inosservanza delle regole e delle prescrizioni stabilite dalla misura, la situazione è stata segnalata al Giudice competente. Tale comportamento ha portato alla decisione del GIP di Brescia di revocare la misura degli arresti domiciliari per avere tenuto condotte incompatibili con la prosecuzione della sua permanenza in quella comunità, disponendo l’accompagnamento al carcere di Cremona.
Nel secondo caso, il 44enne si trovava agli arresti domiciliari dopo un arresto per la violazione del divieto di avvicinamento nei confronti della madre. L’uomo in passato aveva maltrattato la mamma e, per tali fatti, era stato anche condannato in primo grado ed in appello. Nel frattempo, mentre si trovava ai domiciliari, durante i controlli dei Carabinieri di tre giorni fa, non era stato trovato nella casa in cui doveva trovarsi ed era stato trovato nell’abitazione della madre dove non poteva andare, quindi in violazione del divieto di avvicinamento. Tenuto conto del mancato rispetto di più prescrizioni, la Corte d’Appello di Brescia ha deciso per l’aggravamento della misura, revocando gli arresti domiciliari e applicando la misura della custodia cautelare in carcere, provvedimento eseguito dai Carabinieri di Cremona.
Invece, sono stati tre i denunciati per guida in stato di ebbrezza, uno dei quali anche denunciato per il porto abusivo di un coltello. Nei primi due casi sono stati denunciati due uomini di 31 e 40 anni, uno dei quali con precedenti di polizia a carico. Durante il servizio di controllo del territorio, sono stati fermati in città e i militari hanno sentito provenire dagli abitacoli dei loro veicoli forte odore di alcol, accertando che erano in evidente stato confusionale per avere abusato di alcolici. Sottoposti al test dell’etilometro, hanno evidenziato valore di 1,25 e 1,35 g/l, oltre il doppio del consentito. Avuto il riscontro del loro stato di alterazione psicofisica, sono stati denunciati e le loro patenti sono state immediatamente ritirate, mentre le auto, intestata ad altre persone, sono state affidate ai proprietari.
Nel terzo caso, i Carabinieri hanno denunciato per guida in stato di ebbrezza e porto abusivo di un coltello un uomo di 44 anni. Verso le 04.00, la pattuglia, in città ha intimato l’alt ad un’auto, ma il conducente ha proseguito la sua corsa. Raggiunto e fermato, presentava chiari sintomi di alterazione. Per tale motivo, i militari hanno richiesto al 44enne di sottoporsi ai test dell’etilometro, che ha evidenziato un valore di 1,75 g/l, oltre tre volte il consentito. Inoltre, quando ha aperto il suo marsupio per prendere i documenti, i militari hanno notato che aveva all’interno un coltello con lama ricurva, di cui non ha saputo giustificare il possesso. Al termine delle verifiche, il coltello è stato sequestrato e, tenuto conto dell’aggravante dell’orario notturno, il 44enne è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per guida in stato di ebbrezza e porto di oggetti atti ad offendere, la sua patente è stata ritirata e l’auto è stata sequestrata ai fini della confisca.
Inoltre, un giovane è stato segnalato alla Prefettura come consumatore di droga. Fermato e controllato mentre era a piedi per le vie del centro, è stato trovato in possesso di 1,6 grammi di hashish. Lo stupefacente è stato sequestrato ed il giovane segnalato all’Autorità amministrativa.
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