28 marzo 2025

Padania Acque protagonista della Task Force Italia per le risorse idriche.

Padania Acque è stata protagonista della Task Force nazionale dedicata alle risorse idriche organizzata il 27 marzo da CEOforLife, la community di imprese che aggrega il top management attorno ai princìpi della Responsabilità Sociale d’Impresa e Sostenibilità, presso la ClubHouse di piazza Montecitorio a Roma, accanto alla sede del Parlamento italiano.

Il gestore unico dell’idrico cremonese ha partecipato alla definizione di strategie e azioni concrete per affrontare le sfide idriche del nostro Paese e contribuire a politiche innovative e sostenibili per la tutela di questa risorsa essenziale, con l’obiettivo di ripensare il modo in cui utilizziamo e preserviamo l’acqua e di mettere a terra soluzioni finalizzate al superamento dei problemi strutturali del sistema idrico italiano a partire dagli ambiti di intervento prioritari: siccità, gestione degli invasi, sprechi idrici, trattamento e riuso dell’acqua, riutilizzo delle acque reflue. 

I lavori della Task Force si sono sviluppati attraverso tavole rotonde che hanno riunito leader di aziende e istituzioni, alti rappresentanti del mondo politico, associativo e della ricerca, per costruire insieme percorsi virtuosi di sostenibilità al centro delle politiche pubbliche e delle strategie aziendali, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e del Green Deal Europeo. 

Il Direttore Generale Stefano Ottolini è stato invitato a intervenire nel gruppo di lavoro “Risorse idriche, siccità e gestione degli invasi: roadmap per una nuova gestione dell’acqua” per condividere le best practices adottate da Padania Acque. "Il territorio della pianura padana, sebbene storicamente ricco d’acqua, oggi deve fare i conti con lunghi periodi di siccità e precipitazioni sempre più concentrate. Per fronteggiare la progressiva riduzione della disponibilità di acqua e l’aumento della competizione tra usi agricoli, civili e industriali, Padania Acque ha adottato un approccio proattivo per garantire un’equa distribuzione della risorsa e ottimizzarne il riutilizzo, in una logica di sistema resiliente e circolare".

Il Direttore Generale ha portato l’esperienza della Società per quanto riguarda l’efficientamento della rete e delle infrastrutture idriche e il riuso indiretto delle acque reflue depurate dall’impianto di Cremona.

"Durante i mesi estivi, in condizioni di scarsità idrica, fino a 2,5 milioni di metri cubi di acqua depurata – pari al 25% del totale annuo – vengono reimmessi nel reticolo idrico superficiale, a beneficio del sistema irriguo locale". A proposito delle sfide urgenti legate alle risorse idriche dell’Italia, Ottolini ha sottolineato la necessità strategica di un cambio di passo per iniziare a trattare l’acqua riutilizzata con una risorsa di valore, non come uno scarto. Un cambio di paradigma che deve essere supportato da una visione di sistema a livello normativo, tariffario e culturale. 

La Task Force è stata aperta dalla plenaria istituzionale partecipata da diversi componenti della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica ed è proseguita con workshop partecipati dai vertici di aziende multinazionali, di utility italiane, tra le quali ACEA, Acquedotto Pugliese, Acquevenete, e dai rappresentanti delle università La Sapienza di Roma e Politecnico di Bari. 

 


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