23 marzo 2021

Palazzo Soldi, unica certezza la sistemazione degli intonaci per il resto l'utilizzo a museo è ancora tutto da inventare

L’unica cosa certa è che si è deciso di intervenire sui distacchi di intonaco, ma per il resto il destino di palazzo Soldi è tutto ancora da inventare. Nel piano triennale delle opere pubbliche per il 2022 sono stati destinati 5 milioni 570 mila euro per il progetto di riqualificazione di palazzo Soldi e del complesso di palazzo Affaitati dove hanno sede biblioteca e museo civico. L’intenzione è quella di recuperare gli spazi oggi inutilizzati di palazzo Soldi come sede espositiva per le opere oggi nei depositi del museo civico, partecipando ad un bando per la cultura. Ma in realtà non si tratta di un’idea nuova. Palazzo Soldi è ancora l'unico immobile senza una precisa destinazione, nonostante si fosse anche pensato di realizzarvi originariamente il Museo del violino. La giunta comunale negli anni scorsi aveva deciso di affidare al settore progettazione uno studio preliminare che consentisse di valutare la compatibilità tra l’ampliamento della Biblioteca Statale e le necessità della scuola civica Monteverdi, anch’essa alla ricerca di una nuova sede. Unico problema, come sempre, i soldi. Fin dai tempi della giunta Garini, quando venne completato lo scambio di una serie di immobili con l’amministrazione provinciale, finalizzato alla realizzazione della nuova caserma dei vigili urbani nell’ex sede dei vigili del fuoco a porta Venezia, palazzo Soldi fu destinato naturalmente all’ampliamento del museo civico Ala Ponzone. Nel 2014 a proporne un utilizzo è stata l’Associazione di Volontariato Centro di Solidarietà il Ponte per l’assegnazione di alcuni locali posti al piano terra con l’impegno da parte dell’associazione di provvedere a proprie spese alla sistemazione dei locali per ottenerne l’agibilità. La proposta, per la quale la giunta aveva espresso un parere favorevole, prevedeva lo svolgimento di attività nell’ambito dell’orientamento al lavoro, all’aiuto allo studio ed alla lotta alla dispersione scolastica. Negli anni scorsi a suggerirne un utilizzo al Comune è stato il direttore della Biblioteca Statale Stefano Campagnolo: l’ala novecentesca del palazzo, secondo questo progetto, sarebbe stata idonea ad accogliere i magazzini dell’istituzione culturale oggi ospitata in un’ala del confinante palazzo Affaitati.


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commenti


Michele de Crecchio

23 marzo 2021 13:57

Altri tempi, quelli nei quali il Comune si preoccupava persino di garantire la lucidatura delle sfere di ottone che compongono l'inferriata delle finestre al piano terreno!