Pericolante la scala antincendio del Palazzo Cittanova, ma nel piano degli interventi comunali non è previsto nulla
Fa acqua da tutte e parti la scala antincendio del palazzo Cittanova. Non è un calembour, ma l’angosciante verità documentata dalle fotografie che pubblichiamo, che testimoniano il pessimo stato di conservazione del manufatto, posto sul retro dello storico immobile. Già oggetto di polemiche al momento della sua realizzazione, verso l’inizio degli anni Novanta quando il palazzo venne adeguato alle normative antincendio, la scala, realizzata in legno e ferro, sia a causa della scarsa manutenzione che dell’infierire delle intemperie, mostra vistose tracce del deterioramento dei materiali al punto da risultare, probabilmente, del tutto inservibile allo scopo.
Sono d’altronde un paio d’anni che la sala comunale è chiusa dopo che, nel 2015, la Giunta aveva approvato un atto di indirizzo riguardante la fruizione dello storico edificio su Corso Garibaldi seguito da un avviso pubblico con l’invito a presentare manifestazioni di interesse sulla sala posta al primo piano di Palazzo Cittanova, dotata di una capienza di 300 posti, completa di palco, impianto microfonico, e schermo per proiezioni. Anche per la giunta Galimberti, il palazzo Cittanova rappresenta un spina nel fianco. Il Comune resta dell'idea che l'edificio debba essere valorizzato, anche se il precedente bando per l'assegnazione in concessione ad un privato ad uso di sala polivalente, non ha avuto l'esito sperato. Nel piano degli interventi pubblici non è previsto nulla. E d’altronde nel 1883 il consiglio comunale di Cremona aveva addirittura deciso all'unanimità di raderlo al suolo per i costi elevati che avrebbe comportato il suo restauro.
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commenti
Michele de Crecchio
16 aprile 2021 11:00
I sostenitori della demolizione del palazzo argomentavano anche che, così operando, si sarebbe magli valorizzato il monumento a Garibaldi che trovò poi, fortunatamente, una ben più felice collocazione in piazza della Stazione.