5 aprile 2021

Primi scricchiolii nella città dei supermercati sempre e ovunque, preoccupano i cali di fatturati all'Ipercoop e arrivano altri concorrenti

Primi scricchiolii nel sistema dei supermercati a Cremona. Il primo segnale è avvenuto nei giorni scorsi durante una riunione sindacale all'Ipercoop del CremonaPo.

La direzione ha dichiarato la sua preoccupazione sull'andamento del fatturato del Supermercato in netto calo rispetto allo scorso anno, quando la “prima zona rossa” portò ad un buon risultato sui conti. Sia la spesa per carrello che gli incassi complessivi avrebbero avuto un calo drastico (pare intorno al -7%). Ovviamente la chiusura della galleria commerciale (solo pochi gli autorizzati aperti) ha ridotto il richiamo al Centro Commerciale e, vista l'abbondanza di supermercati in tutta la città e dintorni, un numero ridotto di clienti ha preso l'auto e si è recato al CremonaPo solo per gli alimentari. La preoccupazione è forte anche tra i dipendenti che temono un ridimensionamento.

La mancanza di programmazione sul territorio, d'altra parte, ha creato nella città del Torrazzo un'offerta abnorme di supermercati. Solo nei dintorni del CremonaPo hanno aperto il Conad (con uscita diretta sulla tangenziale), Rossetto e tutto il sistema del “Centro Commerciale I Navigli”, il nuovo “MD”, la Lidl in via Castelleone, Eurospin in via Bergamo, Aldi in via Postumia a pochi passi dalla tangenziale. Oltre ai supermercati storici (Esselunga, e altri centri di quartiere) o al Centro commerciale Cremona2. E poi incombe il nuovo centro commerciale nell'ex Armaguerra con quattro medie superfici di vendita (oltre alla Lidl che si trasferisce e si amplia) ed è solo a duecento metri dal CremonaPo. Poi lì vicino c'è sempre lo spazio Gaspardo-ex Feraboli con destinazione commerciale. E ancora il supermercato di via Giordano nell'ex Snum e forse un nuovo insediamento commerciale dalle parti di via Giuseppina.

Insomma la città dei supermercati comincia a scricchiolare. E dopo aver messo in crisi il centro città rischia di implodere.

D'altra parte l'illusione creata dal mercato drogato dell'epidemia di Covid si è notevolmente ridimensionata in questo secondo lockdown. Secondo i dati nazionali l'andamento della Grande Distribuzione Organizzata ha avuto un -6,19% delle vendite a valore nella settimana dal 15 al 21 febbraio 2021 rispetto alla prima settimana di “Rossa” del 2020. Niente file chilometriche fuori dai centri commerciali come evidenziate un anno fa dai tg  e con bilanci stellari da parte della GDO. E sarebbe il Nord quello che ha avuto l'impatto maggiore: infatti secondo la Niesen l'area 1, cioè quella che comprende Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia e Liguria avrebbe un segno meno a doppia cifra (-10,04%) mentre nel Nord est la discesa si sarebbe fermata al 5,98% circa. Numeri che si sono fatti sentire sul mese di febbraio e più in generale sull'andamento dell'anno.



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commenti


Patrizia

5 aprile 2021 15:52

Sono colpita.
Si mangiano tra loro.
Finalmente qualcuno fa 2+2.