Quando a Cremona i treni funzionavano, avevamo due stazioni. 70 anni dopo le ferrovie sanciscono il nostro isolamento
Guardate le due foto. Quella a sinistra è l'inaugurazione della Stazione di Porta Milano nel 1953 e proviene dall'Archivio Faliva, l'altra è stata scattata poche settimane fa e mostra lo stato della seconda stazione di Cremona in via Milano, un disastro. E' l'emblema dello stato delle nostre ferrovie. Non abbiamo più un treno per Piacenza (nonostante i due territori abbiano in comune molte attività economiche, l'università, il turismo e altro), quelli per Brescia sono in perenne ritardo (tra i peggiori nell'ultimo rapporto Pendolaria), andare a Milano e tornare a casa, come sanno bene i nostri pendolari è un calvario, lo stesso per raggiungere Mantova. In crisi da tempo anche la linea per Fidenza. Soppressa la Freccia della Versilia che ci portava al mare. Certo adesso abbiamo un commissario per il raddoppio della Mantova-Cremona-Codogno, non ancora i finanziamenti, e dunque i tempi saranno lunghi. In compenso il rudere della ex stazione di Porta Milano potrebbe diventare, secondo quanto previsto dal piano regolatore, uno spazio commerciale.
La stazione fu aperta nel 1926, al completamento della ferrovia Cremona-Soresina, completata fino a Iseo nel 1932. L'impianto fu realizzato come struttura passante, dato che si raccordava verso est alla stazione centrale, ma fu gestito come scalo di testa. Il raccordo con la stazione fu aperto al traffico passeggeri solo per brevi periodi, nel 1930-31, nel 1943-45 e nel 1954-56, a causa dell'opposizione delle Ferrovie dello Stato, concorrenti della Società Nazionale Ferrovie e Tramvie. La stazione fu chiusa nel 1956 insieme all'intera linea e per un certo periodo servì da capolinea per le corriere dirette fuori città. Il fabbricato viaggiatori, tuttora esistente sebbene pericolante, era una costruzione a due piani. Il piazzale ferroviario era composto da quattro binari, uno solo dei quali servito da un marciapiede. Vi erano un magazzino merci, successivamente abbattuto, e una rimessa locomotive a due binari, oggi utilizzata come ricovero per autobus. Era inoltre presente una torre dell'acqua e un'officina.
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commenti
Danilo Codazzi
13 maggio 2021 12:25
Aggiungo alle considerazioni riportate da voi, che Cremona aveva in dote un treno che portava i passeggeri al lago d'Iseo e terminava in Val Camonica e ritorno. Naturalmente non esiste più. E' stato uno dei primi ad essere soppresso. (vedi arrivo alla stazione intermedia di Rovato).
Evidente pure che se Brescia adesso se lo sta potenziando , a qualche cosa sarà servito.....
François
13 maggio 2021 12:26
"...quando a Cremona i treni funzionavano..." Ma quando mai!