Racket dell' elemosina in stazione: prendono una donna per i capelli e la trascinano in auto davanti a decine di pendolari
Racket dell’elemosina in stazione. Ora c’e’ la "prova provata". Due uomini nella serata di ieri hanno trascinato via una donna nomade tenendola e strattonandola per i capelli. L’hanno rinchiusa in una macchina e si sono allontanati, a tutta la velocità, dallo scalo ferroviario. Nonostante i lamenti e le richieste di essere lasciata, i due non hanno avuto alcuna remora, compiendo l’atto di violenza sulla giovane, davanti a decine e decine di pendolari che, allibiti, hanno assistito, senza battere ciglio.
I due hanno sorpreso la vittima mentre cercava di raccogliere gli ultimi centesimi di elemosina del giorno. Con modi che non lasciavano dubbi, le hanno intimato di consegnare il denaro. A quel punto la ragazza che, da mesi staziona davanti alla biglietteria, si è ribellata e non ha consegnato il denaro. A quel punto l’uomo dalla corporatura massiccia l’ha minacciata senza, evidentemente, ottenere però alcunchè. Al suo rifiuto con una mano l’ha afferrata per i capelli e l’ha trascinata fuori nel piazzale antistante. Sebbene lei cercasse di svincolarsi, la stretta dell’uomo diventava sempre più forte. Per evitare l’attenzione della folla lo stesso la minacciava sotto voce e lei cercava di attenuare i lamenti che per la presa dura che le era riservata ai capelli e al collo. Un paio di volte ha tentato di resistere cercando di abbandonarsi a terra, ma è stata prontamente fatta sollevare dal compagno che accompagnava l’uomo. Il terzetto ha percorso tutto il marciapiede che fiancheggia i magazzini della stazione e la sede delle Poste. Poi, improvvisamente, ha virato al parcheggio. I due uomini hanno aperto le portiere posteriori di una vecchia macchina di fabbricazione orientale e con violenza hanno spinto dentro la ragazza che ancora si lamentava e che tentava disperatamente di uscire pur trattenendo le grida. Ingranata la retromarcia l’autovettura è schizzata verso via degli Scali. Il conducente ha dovuto però bloccarsi al semaforo. In quell’istante la passeggera deve aver tentato un’ultima manovra per sfuggire costringendo uno dei due a scendere e serrare, con tutta la forza a disposizione, la portiera. Arrivato il verde l’autovettura è partita a tutta velocità verso piazza Risorgimento con il suo triste ‘carico’ a bordo.
Un episodio che è sicuramente da collegare all’attività di accattonaggio che, fin dalle prime ore del mattino, la vittima svolge nei dintorni della stazione. Più volte, anche in passato, si erano notati atteggiamenti strani della ragazza che raggiungeva personaggi seduti nelle panchine vicine alle aiuole dei giardinetti. Consegnava qualcosa e poi si allontanava di nuovo verso l’ingresso dei binari. Un vero e proprio racket che utilizza, non solo questa donna, ma anche altri ragazzi che, spesso, si sono visti in sua compagnia.
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