26 marzo 2021

Rilancio del turismo fluviale e navigazione interna del Po unendo comunità e territori

Si è parlato di “Infrastrutture blu/verdi e servizi ecosistemici” nell’ambito dei Laboratori Territoriali della Riserva MabPoGrande Unesco. Laboratori che hanno coinvolto non solo i rappresentanti degli 85 Comuni aderenti, ma anche i rappresentanti di Enti, associazioni e portatori dì’interesse che operano sul Grande fiume. Nel corso dell’incontro, avvenuto in modalità telematica, il Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del fiume Po Meuccio Berselli ha rimarcato, in particolare, la necessità di incentivare la navigazione interna sostenibile per poter incrementare scambi, conoscenza e fruibilità dei territori. A tal proposito voglio sottolineare come a livello istituzionale, parallelamente ai bisogni presentati dai partners della Riserva Mab PoGrande, si è riunita nei giorni scorsi la “Commissione Consultiva tecnico-amministrativa dell’intesa interregionale per la navigazione interna” sottolineando la necessità di arrivare, al più presto, ad una salda intesa che sostenga le proficue opportunità offerte dai collegamenti tra territori e la moltiplicazione della fruibilità condivisa da una mobilità leggera e sostenibile utilizzando l’autostrada acquatica che è per sua natura il fiume Po. Questo tipo di azione per i territori rappresenta, oggi più di ieri, un esempio-modello che ha tutte le caratteristiche e potenzialità per guadagnare centralità progettuale allargata e sostentamento finanziario sia istituzionale che coinvolgendo soggetti privati interessati. L’Autorità Distrettuale del fiume Po, nell’ottica di dare concretezza alle richieste delle comunità della Riserva sta pianificando un esempio di navigabilità condivisa nelle diverse aree e che già nelle prossime settimane sarà presentata ufficialmente”.

Durante il webinar, i partecipanti sono stati suddivisi, su iniziativa della Segreteria Tecnica in tre “stanze” virtuali all’interno delle quali è avvenuto un proficuo confronto. Tra le progettualità emerse, quella di contrastare l’abbandono delle aree fluviali (in particolare delle cave dismesse) creando una rete di percorsi intercomunali che possano esaltarne le eccellenze e le peculiarità (sviluppando in particolare attività sportive e didattiche), ridurre l’uso di pesticidi nelle aree agricole della fascia fluviale per favorire un turismo sempre più green che abbracci il mondo della scuola, e non solo. Generando un museo diffuso, a cielo aperto, del fiume. Per rendere l’ambiente del Po ancora più fruibile e appetibile, come emerso durante l’incontro, è necessario adottare tutte quelle iniziative che possano favorire una qualità delle acque e dell’ambiente sempre più elevata. Tra le azioni di cui si è discusso anche il progetto “Adotta uno storione” che vede in campo, tra gli altri, l’Università di Parma, e la necessità di giungere ad un regolamento comune e condiviso, tra le quattro regioni bagnate dal fiume, per il contrasto del bracconaggio ittico. Il miglioramento dei livelli di qualità dell’acqua e di qualità della vita ma anche dei livelli di sicurezza ed efficienza delle infrastrutture, del territorio, delle comunità e dei livelli di benessere e sostenibilità delle risorse territoriali; l’ accrescimento della consapevolezza e “responsabilità territoriale” a favore della tutela attiva della Riserva di Biosfera MAB PoGrande ed il miglioramento dei livelli di adattamento al cambiamento climatico sono temi che hanno visto concordi tutti i partecipanti.

Per la zona Parmense e Cremonese si segnala la presenza dei Comuni di Colorno (vicesindaco Cristiano Vecchi); Casalmaggiore (vicesindaco Giovanni Giuseppe Leoni); Motta Baluffi (vicesindaco Antonietta Premoli) e di Amici di Po Grande (Francesco Puma); Associazione Persona Ambiente di Casalmaggiore (Damiano Chiarini); Noi, Ambiente, Salute, Odv (Luigi Gardini); Legambiente (Antonio Nicoletti e Massimo Gibertoni); Irsa-Cnr (Luigi Viganò); Slow Food Oglio Po (Ileana Baruffaldi); Christian Farioli (Aipo); Destinazione Turistica Emilia (Elisa Rozzi); Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale (Cinzia Schianchi); Unione Navigazione Interna (Manuela Tommasi); Museo Cambonino e di Storia naturale di Cremona (Anna Mosconi); Università di Parma (Pierluigi Viaroli e Rossano Bolpagni); Gal Terre del Po (Antonella Rovitto); Fondazione Lombardia per l’Ambiente (Daniele Paganelli) 


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