Sacchetti di cellophane contro il guano disastrosa situazione al II androne del cimitero
C’è chi, per proteggere i fiori sul loculo dei proprio cari, ci ha messo un sacchetto di cellophane. Se non l’avesse fatto, con ogni probabilità sarebbe lordo di guano come tutto il resto. La situazione in cui versa il secondo Androne del Cimitero civico è nota da tempo, visto che è da almeno un anno che il problema si ripresenta. Il Comune ha già deciso un intervento sulle crociere di levante e di ponente, le due strutture che sorgono sul lato destro e sul lato sinistro del camposanto, formate da diversi androni, per un importo complessivo di 175mila euro. I lavori si articoleranno in due fasi: dapprima l’eliminazione delle perdite della copertura, dall’altro il rifacimento degli intonaci, che si sgretolano. Una situazione di degrado che permane ormai da tempo, ma a cui è diventato particolarmente urgente mettere mano a fronte della necessità di effettuare delle estumulazioni e di rendere quindi nuovamente disponibili circa 650 posti.
Il Secondo androne, invece, si trova, entrando dall'ingresso principale, sulla destra ad angolo con le mura di cinta di via dei Cipressi, e da tempo è oggetto di lamentele. Qui il problema è rappresentato dagli escrementi, e non è davvero molto decoroso, visto che sotto questo porticato si trova il loculo di Attilio Barbieri, ragazzo ucciso a soli 17 anni nel 1945, davanti alla chiesa di San Luca per mano dei tedeschi e poco più in là la tomba di famiglia dello scultore Adamo Anselmi, che nel cimitero ha lasciato le sue opere più importanti.
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