Sciopero dei metalmeccanici. Il commento di Gian Carlo Storti , presidente dell'Assemblea Provinciale PD Federazione di Cremona
Sciopero dei metalmeccanici. Gian Carlo Storti, presidente Assemblea Provinciale PD Federazione di Cremona, ha commentato così:
"Anche a Cremona i metalmeccanici di Cgil-Cisl-Uil hanno fatto sciopero, di 8 ore, per rivendicare il rinnovo del contratto nazionale scaduto da molto tempo. Infatti dopo mesi di trattative senza risposte da parte di Federmeccanica e Assistal, i lavoratori metalmeccanici sono tornati in piazza per il diritto a un contratto dignitoso, salari adeguati, migliori condizioni di lavoro e riduzione dell’orario.
Il Partito Democratico è al fianco di questa categoria come di tutte le altre impegnate nei rinnovi contrattuali sia pubblici che privati. Il nostro paese ha i salari più bassi d’Europa. Il Governo Meloni non solo rifiuta di adottare il salario minino a 9 euro all’ora, ma non ha visione su come uscire da crisi economiche settoriali che ormai fanno aumentare l’uso della cassa integrazione.
Per questo siamo d’accordo, nel rispetto delle reciproche autonomie, con i dirigenti sindacali di Cgil-Cisl-Uil che alla manifestazione di Cremona hanno dichiarato: "Ci siamo assunti un impegno con le lavoratrici e i lavoratori nelle assemblee, e intendiamo mantenerlo: rinnovare e migliorare il contratto nazionale, con aumenti salariali adeguati, il contrasto alla precarietà, l’estensione dei diritti e la riduzione dell’orario di lavoro, per una migliore conciliazione dei tempi vita-lavoro e la tenuta occupazionale per affrontare i processi in atto".
Il paese ha bisogno di una politica economica che ponga al centro lo sviluppo e la conferma dei diritti sociali ( porre fine alla precarietà) e di salari adeguati per dare dignità al lavoro. Per questo chiediamo al Governo Meloni di cambiare rotta con il sostegno a politiche industriali che non solo portino lavoro non precario ma salari adeguati".
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commenti
Cinzia
21 febbraio 2025 18:20
Mi associo naturalmente alla solidarietà ai lavoratori in lotta ma vorrei richiamare Storti e il suo partito ad un moto di coerenza.
Non si può urlare nelle piazze e scrivere nei documenti ufficiali del partito la necessità di una legge che sancisca un minimo salariale e poi a Cremona dove governate il Comune fare gare di appalto per i servizi comunali dove quella del salario minimo rimane una enunciazione di facciata.
Così è stato nella gara di appalto del SAAP e così credo sarà per gli altri servizi che il Comune gestisce attraverso appalti.
Prova ne è che una mozione del gruppo movimento 5 stelle e Cremona Cambia Musica presentata nel giugno scorso e avente per oggetto l' indirizzo di prevedere appalti che salvaguardino la condizione salariale, con mille artifizi più o meno burocratici non è ancora arrivata alla discussione in Consiglio.
Caro Storti predicare bene e razzolare male è uno sport che vi riesce bene ma che poi consegna il paese nelle braccia della Meloni.