Se n'è andato Alberto Morandi di Torre Picenardi, consigliere della Rai, amico di Bruno Vespa. E' stato coordinatore dei gruppi parlamentari della Lega
Oggi è mancato Alberto Morandi di Torre de’ Picenardi, nato a Ca’ d’ Andrea nel 42’, figura conosciuta non solo nel panorama cremonese per la sua attività con Coldiretti che da Cremona lo portò con la famiglia prima a Palermo poi a Modena ma, anche, per la sua ascesa politica con la Lega Nord e l’importante collaborazione a Roma con il Presidente della Rai Antonio Baldassarre, anni che gli fecero stringere una stretta amicizia con Bruno Vespa, il giornalista Rai Mauro Mazza, Gianfranco Rotondi, oggi membro della Camera dei deputati della Repubblica Italiana. Impossibile non citare l’affetto fraterno stretto nel tempo con il cardinale ed arcivescovo Ersilio Tonini che più volte fu ospite nella sua abitazione in Torre.
Difficile è riassumere in poche righe la vita intensa condotta da Morandi e per chi l’ha conosciuto è, però, necessario sottolineare quanto la carriera non gli abbia mai fatto dimenticare l’amore per la sua campagna cremonese. Nel 2002, nel periodo della sua vita romana, fu anche premiato come “Torrigiano dell’anno” e per l’occasione, per la prima volta, una troupe Rai giunse in Torre de’ Picenardi per riprendere le bellezze del piccolo borgo e portarle all’attenzione della TV nazionale all’interno della trasmissione “Uno Mattina estate”.
Morandi fu tutt’altro che una persona statica. Uomo intelligente, acuto e capace di visioni ampie della vita, fu una delle primissime adesioni alla Lega. Non fu un leghista qualsiasi ma, successivamente, un vero e proprio plenipotenziario della Lega. L’incontro con il partito avvenne casualmente ed in modo diretto. Una sera Morandi, ai tempi in cui era dirigente Coldiretti, stava passeggiando per Torre de’ Picenardi, ed il destino gli fece incontrare Umberto Bossi e Giuseppe Leoni, seduti su una panchina nella piazza di Torre, reduci da un lungo tour per affissione e volantinaggio nella bassa, erano stremati dalla fatica. Morandi li rifocillò e da lì ebbe inizio un rapporto stretto che portò Morandi a diventare uno dei riferimenti nazionali della Lega: segretario e coordinatore dei gruppi parlamentari e perfino nel Cda della Rai come uomo di fiducia della Lega.
“Con Alberto ho trascorso un cammino di vita lungo sessant’anni, una vita intensa – ci racconta la moglie Giuliana – si è distinto durante tutta la sua vita professionale ed umana, ricordo con grande affetto gli anni trascorsi a Palermo, un periodo bellissimo tanto che ai tempi, erano gli anni novanta, l’allora Ministro del Bilancio e della Programmazione Economica nel Governo Dini, Rainer Masera, economista, banchiere, accademico consegnò ad Alberto una lettera di encomio”.
Alberto Morandi lascia il ricordo di una vita vissuta assaporando ogni istante senza mai arrendersi e, anche durante la sua lunga malattia, consegna a chi resta l’esempio che non esiste resa ma solo l’impegno e la fiducia nel domani.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti