28 febbraio 2025

Speleologi Bresciani di Bresciaunderground alla scoperta dei sotterranei misteriosi di Crema. Un giorni avremo un tour sotterraneo?

“Com’era la vita a Crema fra Ottocento e Novecento? Come si presentava la città agli occhi dell’osservatore? Sepolta nella sua provincia appartata, viveva una sua vita solitaria". Queste le parole di Beppe e Lidia Ermentini, e riprendendo il loro pensiero, in via Teresine, nel mezzo degli abitati è possibile scorgere un caratteristico cavedio apparentemente senza particolare interesse ma capace di sbalzare meravigliosamente nei ricordi. In basso al centro, si può intravedere l’arcata della vecchia roggia Rino abbandonata e trasformata in cantina, dove appariva scoperta”

Così postarono, via social, quelli di Bresciaunderground, speleologi, professionisti appassionati, intraprendenti e generosi, nel tempo libero, a esplorare i sotterranei delle città, per ricostruire, il loro passato. E quelli di “Bresciaunderground” stanno esplorando anche le misteriose viscere di Crema, capitale del Granducato del Tortello. E chissà, magari, prima o poi, arriverà un tour ad hoc, per visitare, con curiosa passione, i sotterranei cremaschi. Ecco, a tal proposito, un altro post dell’associazione bresciana: “Nell’antico e prosciugato alveo della roggia Rino. Con i piedi dentro il fossato meridionale delle mura del Barbarossa (1159-1160) in prossimità della soppressa Porta Ripalta, eccoci nella sezione Sud-Est dello storico anello di difesa urbano, punto dove il corso d’acqua subisce una brusca e dibattuta deviazione lungo l’asse di via Dante Alighieri. Un andamento probabilmente forzato – e scavato – artificialmente in un successivo momento.

Una tratta sepolta decisamente inaspettata e affascinante che si presenta, seppur di ridotta estensione, in buono stato di conservazione”. E ora, direttamente dal loro sito internet: bresciaunderground.com, conosciamo meglio gli speleologi bresciani:  Bresciaunderground nasce ufficialmente nel 2006. Ma qualcosa iniziò a battere molto prima. Era la primavera del 1995 quando, a scuola per gioco durante la ricreazione, ci si divertiva a fantasticare su quel dolce scorrere dell’acqua che, da una botola in un chiostro, sentivamo nel buio profondo. Molti anni dopo capimmo che il collegamento era già stato deciso. Questi figli della città, forse minori ma non meno importanti nell’urbanizzazione pluristratificata, si chiamano Bova e Celato. Sono parte della storia più inaccessibile, umida, talvolta più romanzata e disordinata. E questa storia di fiumi sepolti, fin da piccoli, è stata la nostra. La chiamata ad un contatto devoto e solido verso la riscoperta di un mondo parallelo, così vicino e inesplorato.
Iniziammo a scavare, dentro loro e noi stessi, alla ricerca di una fonte luminosa... ...Ci aspettavano, e noi avevamo bisogno di loro. Ne siamo certi. Ad oggi, Bresciaunderground APS si occupa della salvaguardia e valorizzazione dei fiumi scorrenti sotto il centro storico cittadino. Vanta spedizioni, installazioni a tema, conferenze e incontri, campagne fotografiche esclusive e rilievi negli storici canali e fiumi come Garza, Bova, Celato, Dragone, Molin del Brolo, Garzetta, Canevrella, Canalone e molti altri privi di mappatura. Canali che fino a tre secoli fa scorrevano alla luce del sole servendo le proprie acque ai numerosi artigiani residenti e laboriosi sulle rive dei medesimi. Non mancano di certo minuziosi studi archivistici e collaborazioni consorziali che permettono di realizzare una precisa cronologia della fluvialità sotterranea locale.
Grazie al supporto del Comune di Brescia, di privati ed enti del territorio, Bresciaunderground ha riscosso un successo sia dal punto di vista storico – culturale che didattico, offrendo ai più curiosi una valida alternativa di svago dal gusto affascinante e allo stesso tempo avventuroso. Difatti, le avventure sotto la città targate Bresciaunderground, nel loro unicum, vengono proposte anche al grande pubblico organizzando visite guidate autorizzate in piena sicurezza alla riscoperta di un patrimonio dimenticato. Nel nostro curriculum, infine, portiamo esplorazioni di altre città sotterranee, sia nazionali che non, organizzando scambi culturali con professionisti del settore. Antiche cantine, aree dimenticate, leggende e segreti sono gli ingredienti principali che stimolano curiosità e innata voglia di scoperta del nostro gruppo”

Sarebbe bello, quando avranno finito le loro indagini, informare la città delle scoperte, cremasche … per così dire, underground, degli esploratori bresciani, no? 

Stefano Mauri


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