Trasporto eccezionale di dimensioni mastodontiche al Porto Canale di Cremona martedì sera, curato dalla ditta emiliana Fagioli, che ha una sede anche al porto di Cremona: un convoglio che ha visti impegnati due carrelli ad 11 assi ciascuno collegati da una struttura portante, denominata telaio a sponde, entro la quale è stato stivato un trasformatore, del peso di 150 tonnellate, proveniente da una stazione elettrica del Cairo (Egitto) alla quale la ditta produttrice, Tamini di Legnano, lo aveva consegnato negli anni scorsi e che ora sarà stato riportato allo stabilimento Tamini di Ospitaletto (BS) per operazioni di riparazione e manutenzione.
Il trasformatore è prima arrivato a Porto Marghera (Venezia) con idonea nave e trasbordato sul convoglio fluviale, composto dallo spintore Navigator e dalla chiatta Helga, che ha raggiunto il Porto di Cremona dopo un viaggio durato circa 50 ore. Prima di effettuare lo sbarco del trasformatore, sulla stessa chiatta, è stata imbarcata una cassa del peso di 100 tonnellate destinata negli USA nello stato dell'Alabama; le operazioni di sbarco ed imbraco sono state effettuate con la gru a cavalletti avente una portata massima di 400 tonnellate.
Il convoglio stradale, in ordine di marcia, presentava dimensioni impressionanti: 65 metri di lunghezza, 5,9 metri di larghezza, altezza 5 metri e peso complessivo di 350 tonnellate; partito martedì sera intorno alla ore 21,30 è arrivato a destinazione nella notte di mercoledì.
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