3 maggio 2021

Un Osservatorio per la dismissione dell'inceneritore. La richiesta di Legambiente al sindaco

Dare vita a un Osservatorio per la dismissione dell'inceneritore. Questa la richiesta avanzata da Legambiente in una nota trasmessa oggi, 3 maggio, al sindaco Gianluca Galimberti e, per conoscenza, all'assessore Simona Pasquali e alla dirigente comunale Mara Pesaro. La richiesta arriva a pochi giorni di distanza dalla prima riunione dell'Osservatorio rifiuti del secondo mandato di Galimberti e fa seguito alla richiesta, avanzata tempo fa da Legambiente circa i dati relativi ai conferimenti dai comuni del cremonese al termovalorizzatore.

“A seguito delle richieste di chiarimenti e dati sull’inceneritore e sul ciclo dei rifiuti – scrive ora il presidente del circolo Vedo Verde Legambiente Cremona, Pier luigi Rizzi –, in particolare dell’applicazione della tariffa puntuale, il Circolo Vedo Verde ritiene che le informazioni avute meritino un ulteriore approfondimento”.

Il riferimento è alla notizia dell'avvio della sperimentazione, dal mese di settembre, della tariffa puntuale, ossia l'introduzione del metodo di calcolo di quanto i cremonesi pagheranno per la raccolta dei rifiuti, che verrà parametrato sulla base del quantitativo e non solo, come accade oggi per la Tari, al numero di componenti del nucleo famigliare e ai metri quadri dell'abitazione. Nella nota, però, Rizzi fa anche implicito riferimento ai dati relativi ai minori conferimenti all'inceneritore registrati nel 2020, con un calo che oscillerebbe tra il 3 e il 4%.

“Il Circolo chiede all’Amministrazione – prosegue Rizzi – di valutare la costituzione di un nuovo osservatorio denominato “Osservatorio Dismissione dell’Inceneritore” il cui obiettivo è quello di fornire ai cittadini e a tutti i soggetti interessati precise e puntuali informazioni relative al funzionamento attuale dell’impianto. Si chiede anche di conoscere il cronoprogramma della sua dismissione”.

Conclude il presidente di Legambiente: “Si richiede di individuare ed esplicitare un percorso sostenibile sia di dismissione anticipata dell’attività rispetto a quella annunciata per il 2029 sia di realizzazione di nuovi impianti coerenti con il progetto Cremona 2030 e la fusione imminente con A2A”.

A fronte di minori conferimenti, che inizialmente sembravano di entità sostenuta ma il cui dato, a quanto ha fatto sapere l'Amministrazione, andrebbe ridimensionato a causa di errori di calcolo, Legambiente ha proposto di chiudere una delle due linee del termovalorizzatore. Si capirà dunque nei prossimi giorni, in base al riscontro da parte del Comune, se ci sono le condizioni per una dismissione anticipata dell'impianto.


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