Virgilio: "L'affidamento del Servizio Saap è solo una questione economica. Se la gara fosse stata vinta dagli attuali gestori, ci sarebbe questa polemica? Trovo alcune prese di posizione strumentali"
In serata è arrivata una nota del sindaco Andrea Virgilio in merito all'affidamento del servizio Saap.
1) Questa vicenda ruota intorno a una questione economica, un tema posto dalle cooperative che gestiscono il servizio SAAP: nei mesi scorsi hanno infatti chiesto al Comune più risorse alla luce dell’incremento dei costi del loro personale legato al rinnovo del CCNL. In caso di risposta negativa avrebbero chiesto la “risoluzione del contratto”, interrompendo quindi il servizio prima della scadenza contrattuale del 31 agosto 2025.
2) Il Comune risponde che non era possibile la revisione dei prezzi in corso, in quanto la normativa del vecchio codice degli appalti a cui era sottoposto il contratto in essere non lo prevedeva, prospettando l’ipotesi di una nuova gara per andare incontro alle esigenze delle cooperative, e accettando dunque di farsi carico di maggiori costi. Il nuovo affidamento prevede infatti uno stanziamento ulteriore di 600 mila euro. Si tratta di una scelta importante, non scontata, perché riteniamo fondamentale l’attenzione ai lavoratori.
3) Lo strumento dell’affidamento è la gara, così come nella precedente assegnazione, che mette al centro la qualità del progetto: solo una minima percentuale (10%) fa riferimento all’aspetto economico. Vedo che alcune richieste di chiarimento pervenute fanno riferimento alle valutazioni delle commissioni di gara: non credo questo sia oggetto della politica, sono altri i contesti e le azioni legittime a disposizione di chi contesta l’esito della gara.
4) Nessuno ha proposto al Comune la coprogettazione o altri modelli di affidamento. Aggiungo che la coprogettazione non può essere svilita a mero strumento di superamento del codice degli appalti per garantire le realtà del territorio. Ricordo che stiamo parlando di quasi 4 milioni di euro di risorse pubbliche. Nel 2018, la sola volta in cui è stata utilizzata, ha generato comunque tensioni: alcune cooperative rimaste fuori hanno paventato ricorsi, alcuni esponenti del centrodestra attaccarono l’amministrazione perché, a detta loro, aveva di fatto già chiaro quali enti avrebbero dovuto essere ammessi. Sono polemiche ricorrenti, stesse persone, magari con ruoli un po’ diversi. In sintesi, il centrodestra polemizza a prescindere, lo fa nonostante abbia tagliato i servizi educativi di questa città, lo fa oggi con la gara, lo ha fatto ieri con la coprogettazione.
5) Il tema è dunque tutto economico, perché si tratta di una questione sollevata dalle cooperative locali pronte anche alla risoluzione del contratto in essere, una richiesta che stride con le successive preoccupazioni poste dalle stesse sulla continuità educativa.
6) Mi chiedo: se la gara fosse stata vinta dagli attuali gestori, ci sarebbe questa polemica? Ecco perché trovo alcune prese di posizioni strumentali e mi chiedo cosa esattamente si chiedeva alla politica.
7) Questa vicenda, a inizio mandato, chiarisce tante cose. Da una parte pone all’amministrazione che rappresento l’esigenza di costruire con grande attenzione le relazioni con il mondo cooperativo. Crediamo molto nel rapporto con queste realtà, anche come promotori di idee, policy, innovazione sociale, come soggetti in grado di definire insieme al soggetto pubblico le priorità, i progetti, la lettura dei bisogni. Questa è l’interlocuzione che vogliamo: ma non possiamo permettere che il dialogo tra noi e le rappresentanze di questi enti si appiattisca sui modelli gestionali, perché questa è una prerogativa di chi amministra in base al modello di welfare condiviso con i cittadini nelle linee di mandato.
8) Ritengo, per esempio, che l’accreditamento riferito a percorsi educativi nel contesto scolastico alimenti frammentazione e non certo la centralità della persona. Su questo sono pronto ad aprire un dibattito anche per verificare come funziona questo modello all’interno dell’Azienda Sociale del Cremonese.
9) In questa fase è fondamentale la collaborazione di tutti, a tutela delle alunne, degli alunni e degli operatori. Una comunità educante è prima di tutto una comunità responsabile.
10) Recentemente abbiamo siglato con i sindacati un protocollo sugli appalti, per ribadire e tutelare il valore sociale del lavoro. Visti i diversi affidamenti a cui si fa ricorso nel mondo cooperativo sarà importante aprire un confronto anche con le realtà che gestiscono i nostri servizi, anche a ulteriore tutela delle diverse professioni educative.
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commenti
Giovanni
11 febbraio 2025 21:01
Cambiano in fretta i punti di vista... da Educatore ad Assessore... a Sindaco... a Ragioniere con 9.660 euro lordi mensili invece dei 4.734 previsti per la carica fino al 2021.
È vero: è solo una questione economica.