1 gennaio 2025

2024 grigiorosso: dalla splendida cavalcata della Primavera di Elia Pavesi, alla "maledetta primavera" della Cremonese di Stroppa

Per la Cremonese il 2024 potrebbe essere rappresentato da una medaglia: su un lato la delusione della Cremonese di Stroppa e sull’altro l’entusiasmo della Primavera di Elia Pavesi. Per la prima squadra è stato un anno più grigio che rosso, non tanto per le emozioni che questa squadra ci ha regalato - che comunque sono state tante - ma per aver disatteso aspettative e obiettivi del campionato che si è chiuso lo scorso giugno, e per una prima parte di stagione che comunque ci vede ai piedi del podio.

E’ stato un anno solare che, dopo un inizio deludente, sembrava potesse esaudire la speranza di tornare subito nella massima serie dopo la penosa retrocessione, figlia di una gestione tecnica e di una programmazione non all’altezza della categoria.

Giovanni Stroppa, chiamato a sostituire Ballardini poche giornate dopo l’inizio del campionato, ha avuto il merito di aver condotto la ‘brigata grigiorossa’ fino al secondo posto, grazie ad un filotto di 10 risultati consecutivi: 7 vittorie e 3 pareggi.

Una cavalcata resa vana da una ‘maledetta primavera’, dove i grigiorossi si sono visti sfiorire tra le mani, una promozione diretta, causa una serie di sconfitte (Sudtirol, Feralpi e Ternana) tanto inaspettate quanto determinanti, per un finale di stagione oggettivamente fallimentare.

A nulla è servito chiudere in quarta posizione alle spalle del Parma di Pecchia, del sorprendente Como e del Venezia di Vanoli, che il 2 giugno, nel ritorno della finale playoff, è stato l’esecutore materiale dell’amaro fine stagione di Stroppa & Co.

Nonostante questo e non senza critiche e dubbi da parte della tifoseria grigiorossa, un mercato estivo accompagnato da una serie di acquisti abbacinanti, aveva convinto ed entusiasmato la piazza grigiorossa a correre ai botteghini, confermare e superare il record di abbonamenti in serie B.

Il resto della storia è recente: un inizio a ‘corrente alternata’ con la prima partita persa in ‘totale apnea’ tecnico/tattica contro il Cosenza dell’ex Alvini.

Vittoria a ‘corto muso’ con la Carrarese allo Zini e sempre allo Zini sconfitta, seppur immeritata, contro un Palermo non in certo irresistibile. La rincorsa riprende con il roboante 4-1 a Reggio Emilia contro la ‘corazzata Sassuolo’; il pareggio interno con lo Spezia e la successiva vittoria di Catanzaro, certificano la squadra di Stroppa cinica ed efficace in trasferta e traballante tra le mura amiche, in special modo contro avversarie con ‘l’acqua alla gola’.

La sconfitta nel derby di Brescia (2-3) ed il pareggio interno con il Bari (1-1) fanno saltare la panchina di uno Stroppa in un momento di evidente difficoltà nel gestire un gruppo che evidentemente non è cosi coeso e tranquillo e una società che sembra sempre un ‘passo indietro’ da dove dovrebbe stare.

Arriva Eugenio Corini: la sua esperienza, il suo cambio modulo e le due vittorie consecutive con Juve Stabia in trasferta e Salernitana in casa, sembrano esaltare il gruppo e riavvicinare la tifoseria.

Il pareggio a Modena del ‘solito’ Bisoli (2-2) e le successive sconfitte contro il Pisa allo Zini (0-2) e nel derby di Mantova (perso 1-0), creano un inaspettato ‘corto-circuito’ tra le parti (quali non sono date a sapersi) e dicono alla 'proprietà’ di tornare sui suoi passi, richiamando Giovanni Stroppa alla guida della squadra.

Il ritorno del tecnico lodigiano fa ‘storcere il naso’ ai più, ma è chiaro che sarà lui a portare in porto la nave grigiorossa a fine stagione. Le vittorie con il Frosinone allo Zini (1-0) e -finalmente- a Bolzano (4-0), sembrano mettere tutti d’accordo, ma visto che ‘il lupo perde il pelo ma non il vizio’, rieccoci a complicarci le cose con una sanguinosa sconfitta allo Zini contro una claudicante Reggiana (0-2), una ‘pareggino’ a Cittadella contro una squadra in enorme difficoltà, un tiro a segno inutile allo Zini contro la Sampdoria (1-1) e. dopo la vittoria di Cesena, la cocente delusione nel derby contro il Brescia (1-1).

Una cronistoria che i tifosi grigiorossi conoscono bene, necessaria per capire da dove e con chi si dovrà ripartire dopo la sosta, per cercare di centrare un obiettivo che al momento non è più rappresentato dalla promozione diretta, ma dal miglior piazzamento nella griglia dei playoff.

La sessione di mercato invernale è alle porte ed è proprio da lì che so dovrà ripartire completare una rosa deficitaria in alcuni ruoli, cercando elementi utili al progetto tecnico di Stroppa.

In questa delicata, entra in gioco una società che non ha mai lesinato negli investimenti, ma che forse non sempre sono risultati compatibili ed efficienti alle effettive necessità. In questa sessione la gestione delle trattative dovrà essere oculata, sia negli ingressi che nelle uscite, soprattutto deve essere fatta per quanto richiesto dal tecnico.

Raggiungere il traguardo prefissato è alla portata di questa società, di questo allenatore e di questo gruppo, resta il fatto che in questa categoria nessuno regala nulla e per raggiungere l’obiettivo, ci dovrà essere un’unità di intenti, che porti fiducia, coesione nell’ambiente ed una comunicazione più costante, comunque vadano le cose. I conti si tireranno al triplice fischio finale. Insomma, ognuna delle parti in causa, dovrà riflettere ed imparare dagli errori fin qui commessi.

Dalle speranze alle certezze: il 2024 potremo ricordarlo per un settore giovanile in costante crescita e per la straordinaria cavalcata della Cremonese Primavera allenata da Elia Pavesi che, vincendo il suo girone di campionato con 75 punti, 6 giornate d’anticipo, la miglior difesa ed il migliore attacco del campionato (Stuckler 31 reti e 20 Gabbiani), lasciando a -19 il Parma, è tornata nella massima serie di categoria dopo 18 stagioni. A conferma della bontà del gruppo, dell’ambiente, della voglia di raggiungere un obiettivo, la conferma nella categoria, i ragazzi di Pavesi hanno iniziato molto bene il loro campionato, assestandosi a metà classifica, battendo il Sassuolo campione d’Italia, il Milan e l’Atalanta in trasferta e dando filo da torcere a tutte le avversarie incontrate.

Serie B e Campionato Primavera, hanno sicuramente delle valori e difficoltà differenti, ma la passione, la determinazione, la cattiveria e l’orgoglio con cui sudare la maglia grigiorossa, devono essere gli stessi.

Buon 2025 Cremonese!

Daniele Gazzaniga


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti