12 luglio 2025

Legge regionale sulla Liuteria, niente azioni concrete anticontraffattive e di certificazione

Leggendo il testo della Legge regionale sulla liuteria (LCR44 dell’8/7/2025) appare evidente che nessuna nuova azione finanziata è stata prevista a vantaggio del controllo della liuteria e dell’anticontraffazione. All’art. 2 punto c) della norma regionale approvata si legge che la Regione «sostiene le attività di contrasto alla contraffazione nel settore della liuteria condotte dalla Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia» aggiungendo che «non sono previsti oneri finanziari a carico del bilancio regionale». E ancora all’art. 3 si legge che la Regione sostiene le attività di contrasto alla contraffazione che la Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia conduce mediante iniziative di sensibilizzazione e di tutela delle imprese del settore della liuteria cremonese […] senza nuovi o maggiori oneri per il bilancio regionale».

La “fiducia dei mercati” si riferisce alla percezione che non solo gli operatori ma anche i fruitori di un determinato mercato hanno circa la sua affidabilità e le prospettive future che influenzano e condizionano, e non poco in alcuni settori, le decisioni di investimento e le dinamiche d’acquisto di prodotti con un valore posizionale non trascurabile.

La difesa e la valorizzazione della liuteria artigianale e artistica cremonese non possono transitare solo attraverso la conservazione delle conoscenze. O, meglio, la sola custodia del “saper fare” non è più sufficiente per far apprezzare dai mercati la liuteria cremonese. Ben inteso, la cultura “del saper e del saper fare liutario della tradizione cremonese” iscritta il 5 dicembre 2012 nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’UNESCO durante la VII conferenza di Parigi del Comitato Intergovernativo, rimane una pietra miliare. 

Ma il mondo si evolve e crea nuove sfide… ed oggi ci si trova di fronte a fenomeni contraffattivi che, se non debitamente studiati, analizzati, compresi ed arginati possono mettere in crisi un intero settore non solo sotto il profilo commerciale ma di pura sopravvivenza, riconoscibilità e fiducia nei futuri musicisti e collezionisti rispetto ad una particolare e localizzata produzione.

In questa direzione credo non si debbano ignorare le problematiche già emerse sulla stampa nazionale e dibattute anche dalla comunità dei liutai a partire dal 2014 nell’ambito della tavola rotonda organizzata presso la Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona dal titolo “Il falso di liuteria nell’era digitale e nel commercio elettronico” e riproposte in questi giorni, in termini di certificazione e di anticontraffazione, dall’esimio liutaio Stefano Conia senior o, nei mesi scorsi, da Wanna Zambelli, Alessandra Pedota ed altri stimati professionisti cremonesi.

Le difficoltà nel settore ci sono e potranno essere superate solo con una visione comune e trasversale a lungo termine che potrà tutelare e valorizzare la tradizione liutaria cremonese ponendo in essere concrete azioni anticontraffattive e di certificazione che possano ridare fiducia ai musicisti “dubbiosi” ed individuare e contrastare la produzione e la vendita di prodotti non conformi.

ecco la nuova legge regionale sulla liuteria

Fabio Perrone


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