13 giugno 2025

Giovanni Stroppa lascia Cremona ma ha scritto una pagina importante nella storia grigiorossa

Cremona e la Cremonese si apprestano a salutare Giovanni Stroppa, l'allenatore che, in meno di due anni, ha scritto una pagina indimenticabile della storia grigiorossa.
Non è un finale trionfale, ma un capitolo che si chiude con un velo di amarezza.
Dalla sua parte restano la determinazione e l’eccezionale lavoro svolto, spesso nonostante la diffidenza, che ha riportato la Serie A a Cremona.
Il suo futuro sarà altrove, ma il ricordo di questo percorso e del suo epilogo resterà vivo nella memoria di chi ha amato la sua Cremonese.

L’arrivo e la risalita. Arrivato nel settembre 2023 per raccogliere la difficile eredità di Ballardini dopo la retrocessione in Serie B, Stroppa ha preso in mano una squadra in un momento delicato, portandola a sfiorare la Serie A nella finale playoff contro il Venezia, persa sul filo di lana.
Una sconfitta cocente che avrebbe potuto chiudere anticipatamente la sua avventura in grigiorosso, ma l’estate successiva, nonostante la sua riconferma fosse inizialmente in discussione, Stroppa è ripartito con una convinzione incrollabile: riprendersi ciò che il campo gli aveva tolto.

Esonero, ritorno e trionfo. Il percorso di Stroppa a Cremona non è stato privo di ostacoli. Anzi.
Lo scorso ottobre, un fulmine a ciel sereno: l’esonero temporaneo per cinque partite, con Eugenio Corini chiamato a sostituirlo.
Una decisione che ha scosso l’ambiente, ma che ha anche messo in luce la forza del gruppo: dopo un mese, la squadra ha spinto per il suo ritorno, ricreando un legame vincente con il tecnico. Stroppa, però, non ha mai perdonato alla società questo allontanamento e forse non sarebbe neppure bastato. Per andare avanti sarebbe servita una fiducia incondizionata, che a Cremona è merce rara. Nonostante la diffidenza di una parte della tifoseria, delusa dalla mancata promozione diretta, ha guidato la Cremonese ai playoff da quarta classificata, compiendo un’impresa memorabile: la vittoria decisiva contro lo Spezia, a La Spezia, in una finale che rimarrà per sempre nei cuori dei tifosi grigiorossi.

L'amarezza e l’epilogo. Già nel post-partita della promozione, le parole di Stroppa avevano un retrogusto amaro.
Si era lamentato apertamente del fatto che la società non avesse mai preso in considerazione un tavolo per discutere il rinnovo del suo contratto in scadenza.
La successiva festa allo Zini è stata il suggello di un legame e di una fiducia ritrovata con la tifoseria grigiorossa, ma – ed è questo il punto cruciale – non con la società.

Per due lunghe settimane, il futuro di Stroppa è rimasto nell’ombra, quasi relegato in un angolo.
Nonostante questo silenzio assordante, molti tifosi avrebbero sperato con tutto il cuore nella sua permanenza.
Ma la società non ha mai preso seriamente in considerazione l’opzione del rinnovo.

Una storia che si chiude, un ricordo che rimarrà per sempre. Quando è apparso chiaro che la Cremonese non avrebbe rinnovato il contratto a Stroppa, il telefono del tecnico ha iniziato a squillare.
Molte società di Serie B si sono interessate a lui, ma alla fine potrebbe essere proprio il Venezia – proprio quella squadra che gli aveva negato la Serie A un anno fa – a convincerlo.
Resta l’amarezza per un’opportunità mancata, ma anche la consapevolezza di aver onorato la maglia e la città.
E questo, per i tifosi, vale più di mille parole.

Daniele Gazzaniga


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commenti


Marco

13 giugno 2025 16:28

Grazie per essere ritornato.
Grazie per averci creduto.
Grazie per avere sostenuto la squadra.
Grazie per avere cavalcato difficoltà sempre restando realista e critico .
GRAZIE E UNA BUONA VITA.

Luciano

13 giugno 2025 17:44

Per me aveva in mano la squadra più forte delle pretendenti alla promozione come al Monza ha vinto là al fatica i playoff con il Pisa quest'anno dominando il ritorno secondo me ha fatto la scelta migliore per lui e per la società.

Jocker

14 giugno 2025 05:33

Il risultato meraviglioso mette in secondo piano ogni critica (Comunque legittima e onesta) e contestazione. Nessun dubbio che la separazione in questo preciso momento lascia a noi tifosi un mister che ci ha di nuovo regalato un sogno. Un campionato di A per una squadra piccola è a grosso rischio di esonero a metà campionato quando inizia l’acqua alla gola e questa fase è sempre preceduta da un estenuante periodo di alti e bassi, contestazioni, fischi partite sbagliate e partite perse male. Teniamoci questo bel ricordo assieme di uno Stroppa che ci ha portato in A e chiudiamo nel cassetto il pensiero ‘cosa avrebbe fatto in A’. Grazie mister possa tu realizzare i sogni di altre molle tifoserie, ma con la cremo sempre in A.