14 giugno 2025

L'horror show di Garlasco

Parecchie volte in queste settimane da amici, conoscenti o anche da chi semplicemente incontro e sa che ho fatto il magistrato mi sono sentito rivolgere questa domanda: “E Garlasco? Cosa ne pensi di Garlasco?”. Rispondo sempre che non ne so niente e che, come per tutti, quello che penso vale meno di una opinione. E taglio così il discorso.

I giornalisti hanno certamente il diritto di scrivere e i cittadini il diritto di essere informati su ciò che avviene ma l’uccisione di una giovane ragazza non è una partita di calcio da seguire minuto per minuto parteggiando come tifosi per i possibili esiti dell’indagine, l’assassino è già stato condannato, l’assassino è un altro o forse erano più persone e così via. 

I servizi televisivi, ormai a puntate come le fiction, e gli articoli insistono su tutti i particolari, sangue, impronte, il percorso del corpo della vittima, la ricerca dell’arma usata, forse un martello, tutto come in un film splatter, i film dell’orrore americani.

Sembra questa volta che non siano i magistrati, come spesso accade, ad essere i protagonisti e ad occupare impropriamente i mass media. Coloro che alimentano le interviste televisive e sulla stampa sono soprattutto avvocati, esperti in tecniche scientifiche o presunti tali, criminologi e persone che in qualche modo si sono trovati intorno alla vicenda e possono riferire solo sensazioni e pettegolezzi. In realtà è solo spettacolo, una specie di intrattenimento, perché ogni “novità” fornita al pubblico, che farebbe propendere la bilancia della colpevolezza su uno dei soggetti coinvolti, non consente affatto il formarsi di una vera conoscenza. Infatti in vicende così complesse solo la padronanza di tutti gli atti e l’intersecazione di tutti gli elementi, anche le prove scientifiche devono essere interpretate alla luce tutto il resto, può permettere, e non sempre si riesce, di avere un quadro fondato di quanto accaduto. Certo non uno spettacolo televisivo.

Dal punto di vista delle indagini e dei processi la quotidiana pressione mediatica non aiuta in alcun modo. Al contrario in casi simili, quando nei mass media partono i processi paralleli, si forma spesso nella pubblica opinione un partito colpevolista nei confronti di qualcuno e gli stessi investigatori possono essere condizionati, sentirsi inconsciamente chiamati a dare quella una risposta e quella risposta è che preferita dalla pubblica opinione. Insistere su un bersaglio sbagliato, avere un colpevole quale che sia.

So poi per esperienza che il palcoscenico mediatico attira i testimoni fantasiosi e allontana invece i testimoni veri spaventati dall’immediata pubblicità di quanto possono dire. E questo è un altro danno e spesso irreparabile.

È curioso poi che gli stessi quotidiani che negli editoriali dei loro più raffinati giornalisti deplorano quello spettacolo mediatico dedichino poi ugualmente pagine e pagine alla cronaca delle “ultime novità” sul mistero della villetta di Garlasco. Evidentemente la pura logica di mercato prevale sempre. In questa situazione almeno la televisione, in quanto servizio pubblico, dovrebbe capire esigenza morale e anche il buon gusto di un self-restraint, evitare i processi parodia sullo schermo.

Parlando di un altro caso non meno atroce, trovo anche terrificante sul piano della sensibilità umana che su alcuni importanti quotidiani sia stata pubblicata la fotografia del presunto duplice omicida di Roma con in braccio, ben visibile, la bambina due giorni prima che fosse trovata strangolata in un prato di Villa Pamphili. Non c’era alcuna ragione di vedere quell’immagine perturbante.

Probabilmente Garlasco sarà ancora nelle locandine dei quotidiani e dai settimanali per tutta l’estate. Ma bisogna fermare questa spettacolarizzazione del male che ha ben poco a che fare con l’informazione e la degrada a curiosità morbosa. Non ne abbiamo alcun bisogno per rispetto della giustizia e soprattutto delle famiglie comunque coinvolte in quella tragedia. Mi piacerebbe non leggere più di quelle indagini sino a quando non saranno concluse. Sarebbe un segno di civiltà.

Guido Salvini


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commenti


François

14 giugno 2025 20:26

Grazie Dott.Salvini: parole da condividere pienamente.

bortolo

15 giugno 2025 05:47

Buon giorno, dopo lettura dell'articolo del magistrato, trovo anche forse che sia giusto difendere l'onore della magistratura, però credo che tutto derivi dal vostro lavoro fatto sul caso Garlasco, impropriamente ed esprimendo dei giudizi non reali, sul caso di Stasi.
Cercate prima la verità dei fatti, e poi esprimete, se tenete al vostro onore. Distinti saluti moles bortolo

Mariagrazia

15 giugno 2025 07:16

Con panem et circenses, purtroppo, la storia si ripete.

Ida

15 giugno 2025 08:18

Sono parole sacrosante le sue🙏🙏❤️
Nn si rendono conto.

Maurilio

15 giugno 2025 08:57

Concordo pienamente di quanto scritto tutti specialisti, ma per aprire solamente la bocca per Garlasco una ragazza è stata atrocemente uccisa ed un'altra persona che potrebbe essere innocente quindi per me bisogna avere rispetto ed evitare questi teatrini, tutti esperti

Antonio

15 giugno 2025 09:34

anche lei Guido Salvnii che ha commentato qualcosa su Garlasco sta contribuendo a quella morbosità di cui lei parla. Oramai è una società sfasciata

Corrado

15 giugno 2025 10:25

Due evidenze: a Garlasco TUTTI erano e sono torbidi, non trasparenti, legati a qualche tipo di male; ivi , anche, c'è qualcuno che vuole prepotentemente affossare,depistare,negare ,sottrarre gli eventi reali: una Verità che forse tutto il paese conosce? Corrado Lagazzi - parma

Rinaldo

15 giugno 2025 10:35

Totalmente daccordo....i miei complimenti !!

Valentina

15 giugno 2025 17:12

Concordo pienamente ,basta con le trasmissioni fatte sulle "sensazioni " di gente chiamata a spettegolare su tristi fatti di cronaca

Stefano

16 giugno 2025 05:10

Se nel 2007 evavano fatto il lavoro giusto.non staremo oggi a parlarne.e a discutere.purtroppo certi erano incapaci.e anno trovato uno a condannare dopo 2 volte che e stato innocente.volevano un colpevole .be l,anno trovato.oggi anno paura che stasi e innocente.e significa che la giustizia ha fallito
Vediamo come andra a finire

Stefano

16 giugno 2025 11:20

Recentemente è stato sputtanato un medico, buttato in prima pagina per presunta violenza sessuale. Poi non si è più saputo niente. È giusto signor giudice, questo sputtanamento giornalistico prima che ancora sia accertata la verità dei fatti? E se poi venisse giudicato innocente, chi gli paga il discredito popolare? O le sentenze sono già fatte, quelle mediatiche, e se poi non corrispondono al vero, tutto tace?

Patrizia

16 giugno 2025 13:46

In parte ha ragione, temo però che paradossalmente più che di spettacolarizzazione, si tratti del desiderio Inconscio da parte di tante persone che da tempo seguono il caso, di trovare il colpevole o di avere la sicurezza che la persona che è già in carcere è davvero il colpevole. Altrimenti le vittime sarebbero due. La procura è guidata da dottor Napoleone Non credo possa avere e farsi influenzare da chiacchiericci. Tantomeno quelli mediatici.

Giorgio

17 giugno 2025 07:14

Semplicemente Sante Parole

Tizi

17 giugno 2025 14:31

Pienamente d'accordo è ora di finirla!!!!!
Grazie

Enzo

17 giugno 2025 15:45

Perfettamente d'accordo stiamo vivendo tempi cupi e morbosi dove la mancanza di fede quale essa sia ci ha resi aridi e privi di umanità. Mi auguro che vi sia la possibilità di una inversione di tendenza.

Alessandra

18 giugno 2025 08:39

Uno spettacolo indegno,se veramente Stasi è innocente chi lo risarcisce per questa vita in galera,non solo finanziariamente(che ci sarebbe da far pagare a chi non ha fatto il suo lavoro
con coscienza e non allo stato) ma non gli verrà di certo ridato quanto patito ingiustamente

franca

18 giugno 2025 16:07

Concordo in toto da quanto scritto dal signor Guido Salvini non se ne può più di questi processi televisivi su un fatto così grave BASTA!!!

Pierpa

23 giugno 2025 11:28

Più di 60 anni fa Guy Débord scrisse "la società dello spettacolo". Siamo sempre lì.