27 luglio 2024

Quella pittura senese del '300 che ha cambiato la storia dell'arte

Il Museo Diocesano di Pienza è tanto piccolo quanto prezioso, composto di poco meno di dieci stanze custodisce tesori che solo una terra ricca di arte come la Toscana può offrire in quantità e diffusione tali. Una trionfale Madonna della Misericordia di Luca Signorelli, una annunciazione del Vecchietta che fa concorrenza a Piero della Francesca e uno splendido crocefisso del grandioso Dugento senese. Ma soprattutto, colpisce una piccola Madonna con bambino di Pietro Lorenzetti, detta anche Madonna di Monticchiello, dal nome della frazione nella cui chiesa è stata custodita per secoli. La sue realizzazione data intorno al 1336, all'apice di quella straordinaria incredibile esplosione di creatività senza precedenti che è nota come il Dugento, ossia la produzione artistica tosco-umbra che tra il  XIII° e il XIV° secolo ha riscritto le regole del gioco dell'arte. Tutte le leggende nere sul Medioevo frutto in gran parte parte degli storici tedeschi protestanti dell’ 800 vanno letteralmente in briciole di fronte alla bellezza sconfinata del Medioevo toscano, che peraltro ci ha regalato anche Dante e Petrarca, tanto per non farsi mancare nulla.

Questa Madonna del Lorenzetti è estremamente significativa per l'espressione del Bambino. La testa reclinata tutta indietro in un sorriso giocoso, tipico della gioia dei bimbi in braccio alle loro mamme, è in realtà il simbolo perfetto di una incredibile evoluzione pittorica che ha cambiato la pittura, anzi che potremmo dire ha fatto nascere la pittura in senso moderno.

Per tutta l'Antichità la pittura è stata arte minore rispetto alla scultura e alla architettura. Saranno i cosiddetti Bizantini a elevare la raffigurazione ad arte maggiore grazie allo spettacolare uso del mosaico, che quasi tutti noi abbiamo ammirato sui lidi di Ravenna: quelle splendide teorie di Santi e Imperatori ieratici ed impassibili nelle loro vesti tutte regali e tutte uguali, nei loro volti inespressivi e statici, incastonati negli splendidi fondi dorati che li collocavano superbi e indifferenti in un crepuscolo iperuranico. 

Sara proprio partendo da qui, da queste teorie di santi e imperatori incastonati nell'oro della contemplazione divina che i Senesi cambieranno la storia della pittura, con un semplicissimo ma sconvolgente gesto, come sempre lo sono i gesti geniali: danno una espressione a quei volti ieratici, che improvvisamente come per miracolo diventano bellissimi, espressivi, giocosi, drammatici …una rivoluzione senza precedenti che cambia tutto. La pittura diventa espressione, sfida secoli di rigida ortodossia che imponeva la totale inespressività dei volti sacri e li trasforma in essere umani coi loro dolori, gioie drammi. Perfino il volto di Dio fatto bambino, gesto quasi blasfemo per la tradizione.

Quel Gesù bimbo splendido e giocoso di Lorenzetti, con quel capo riverso nella gioia di ricevere un bacio dalla mamma che lo guarda bellissima e compiaciuta è una rivoluzione pari ad Internet. Cimabue, Duccio di Boninsegna, Coppo di Marcovaldo, i due Lorenzetti e altri ancora sono i campioni mondiali della pittura, geni assoluti che fanno del talento italico qualcosa che non ha precedenti e nemmeno conseguenti nella Storia.

Quegli stessi Lorenzetti che a Siena su commissione dei Nove realizzano gli affreschi del Buon Governo e del Cattivo Governo, capolavoro assoluto di etica politica, che ancora oggi ci ricorda che attorno alla Tirannide del Cattivo Governo trionfano l’ Avidità, la Vanità e la Superbia. Matrigne di ogni città governata dalla mala politica e destinata alla rovina, quanta verità ancora oggi …

(La foto del professor Martelli è di Daniele Mascolo)

Sovrintendente agli Archivi del Comune di Milano

Docente di archivistica all'Università degli studi di Milano

Francesco Martelli


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commenti


Donatella

27 luglio 2024 20:39

Gli articoli di martelli mi provocano maggior tristezza per non poter più vedere certe opere che sono da vedere dal vivo e da vicino

Martelli

28 luglio 2024 08:50

Gentile Daniela, nessuna tecnologia per fortuna può sostituire l'emozione dell'opera dal vivo, ma ci permette di conoscere anche quando non possiamo muoverci !