Viaggio turistico nella città delle assenze (luci, muri da abbattere, sale chiuse, fontane)
“Vorrei far notare al gruppo di graditi ospiti l'assenza del muro della vecchia area Frazzi e, in perfetta continuità stilistica, l'assenza di manutenzione della cinta sul naviglio cittadino lesionata dall'estate 2022. Ricordiamo che siamo solo all'inizio della nostra gita ma non risparmiate fotografie o video che raccontino la città.”
I turisti sono un po' perplessi mentre il pullman percorre viale Po, un viaggio organizzato alla ricerca di nuovi angoli da scoprire e da raccontare, o da non raccontare.
“Davanti a voi si vede chiaramente l'assenza di acqua nella fontana di porta Po, pardon, piazza Luigi Cadorna, e l'assenza di una manutenzione generale della zona che ricorda periodi storici passati ben più drammatici che speriamo non ritornino più. Avrete già notato all'ingresso della città l'assenza dei cartelloni luminosi, sono perfettamente non funzionanti da anni e raccontano, con dovizia, di come possano essere utili dei tabelloni luminosi spenti.”
Un turista alza la mano, ha bisogno di chiarimenti.
“Scusi signorina, ma noi dovremmo fotografare ciò che non esiste o che non funziona più?”
“Certamente, è una nuova visione del turismo, la città delle assenze, un po' come quando a scuola vi erano i compiti in classe più difficili. Le assenze si moltiplicavano, chissà per quale motivo, ma anche questo faceva parte della storia di una classe”.
La gita prosegue senza tanti fronzoli, la guida deve proporre tanti angoli di una città che dovrebbe raccontare molto.
“Alla vostra sinistra potete osservare palazzo Cittanova, palazzo medioevale ormai assente dalle specifiche turistiche cittadine, una assenza che perdura da lustri ormai”.
“Signorina, il palazzo è visitabile?”
“All'esterno di certo ma stia attento ai piccioni che lo stanno colonizzando, sono degli ottimi tiratori verso coloro che si avvicinano alla struttura”.
I turisti sono perplessi ma annuiscono alla guida, però non scendono dal pullman, lo fanno perché i piccioni sono simili in tutto il mondo. Tanto vale fotografare il palazzo a distanza di sicurezza.
“A poca distanza dal Cittanova troviamo la statua di Antonio Stradivari, noto in tutto il mondo, dove, come è chiaramente visibile, si può notare l'assenza della mano che reggeva un violino. E' una assenza che potrebbe diventare perenne”.
I turisti scattano qualche foto, poi tornano ordinatamente verso il pullman.
“Percorrendo le strade cittadine si può notare l'assenza di una manutenzione stradale degna e valida, fatto che, al pari di una illuminazione pubblica che possa essere considerata come tale, crea una simbiosi unica in materia di vivibilità cittadina. Sono assenti anche molti negozi, altra determinante caratteristica di questa gita, infatti questa assenza di vetrine illuminate esalta la mancanza di luci e colori che, tipicamente, davano vitalità alla città”. La guida si schiarisce la voce “In alcune giornate non funzionano neanche i semafori, fatto che fa capire quanto l'assenza di colori sia importante, tutto in linea con il P.C.E.U.P.L.S.G.C.E.L.”.
Un turista, il solito, alza la mano per chiedere la parola.
“Mi scusi signorina, ma non ho capito cosa sia il P.C.E.U.P.L.S.G.C.E.L.”.
“E' il Piano Cittadino E Urbano Per Lo Sviluppo Gestionale Cromatico E Luminoso, è una cosa nuova, l'acronimo serve soltanto per dargli importanza. E' una delle grandi innovazioni della città smart”.
“Quindi possiamo fotografare le vetrine vuote e i lampioni o i semafori non funzionanti?”
“Certamente, fa parte della nostra gita, ma abbiamo ancora tante cose da non vedere, per cui, gentilmente, cerchiamo di sfruttare bene i tempi. Abbiamo anche altre fontane in assenza di acqua e l'assenza di manutenzioni ordinarie che fanno risaltare il guano in grado di ricoprire molti monumenti storici o assenze che rendono le aiuole poco piacevoli da vedere”.
La comitiva prosegue nel suo viaggio, qualcuno canticchia, altri continuano a parlare, la guida è carina e professionale, sa discutere con tranquillità con i suoi ospiti.
“Qui potete notare l'assenza del muro di recinzione del parco di via Vecchio Passeggio, vi pregherei di porre molta attenzione a questa assenza, perché crea una sorta di filo immaginario con le assenze che abbiamo raccontato fino ad ora”.
Il solito turista, quasi come il perfettino di una classe, alza la mano.
“In che senso, mi scusi?”
“Nel senso che, questa assenza, richiama il fatto che prima il muro era presente”.
“Signorina, mi scusi ma non ho ancora capito: come faccio a fotografare un muro che non esiste ma che prima esisteva?”
“Bella domanda, del resto la storia di tante assenze è anche questa”.
La comitiva si dirige verso l'autostrada, la guida deve accompagnare i viaggiatori dell'assenza turistica fino al casello, poi il pullman proseguirà nel suo viaggio.
“Qui potete notare l'assenza di illuminazione del violino progettato dall'architetto Carboni, una assenza che si abbina a quella dei tabelloni luminosi di cui abbiamo già accennato e all'assenza di manutenzione dei cartelloni pubblicitari che, ogni tanto, cadono. Queste assenze sono in abbinamento gratuito con ogni gita turistica che arrivi in città da ovest ma, con un minimo sforzo, sono ammirabili anche da coloro che arrivano dalle altre direzioni. Nell'augurarvi una buona giornata vi ringrazio e vi aspetto per la prossima gita delle assenze turistiche”.
Il perfettino guarda le fotografie e sospira, sarà anche moderna come visione ma osservare le assenze di una città non è paragonabile, di solito, ad ammirarne la bellezza.
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commenti
Stefano
21 gennaio 2025 11:39
Però i gatti i cartelloni non luminosi di notte riescono a leggerli.
Anna Lucia Maramotti
21 gennaio 2025 20:26
L'assenza delle immaginate presenze si coniuga con la memoria che svela il non-essere più della Città. E intanto la povertà diventa segno di una nostalgica ricchezza tradita. Rimane lo splendido racconto fra l'assurdo e il viaggio più che reale.