19 febbraio 2025

“Dare un’anima alla politica” del cremonese don Bruno Bignami presentato a Montecitorio. A moderare Michele Bellini

Ieri, alla Camera dei deputati, si è tenuta la presentazione del libro Dare un’anima alla politica di don Bruno Bignami, un testo che invita a ripensare il senso dell’impegno politico, riscoprendo valori come fraternità, responsabilità e servizio.

L’evento si è aperto con i saluti istituzionali della Vicepresidente della Camera, Anna Ascani, che ha sottolineato l’importanza del libro in un’epoca segnata da indifferenza e frammentazione sociale. “Non sono solo coloro che ricoprono un ruolo pubblico a poter fare la differenza – ha affermato – ciò che conta è l’impegno di ciascuno nel prendersi cura dell’altro”.

Durante il dibattito, moderato dal cremonese Michele Bellini, Don Bignami ha affrontato il tema della crescente disaffezione nei confronti della politica, evidenziando come l’astensionismo non sia solo il frutto di un’individualizzazione della società, ma anche di una profonda delusione. “Molti cittadini – ha spiegato – sono innamorati delusi: si sono allontanati perché non sentono che la politica possa rispondere alle loro esigenze.” Da qui il suo invito a un’autocritica collettiva per ricostruire un rapporto di fiducia con la società.

Un altro tema centrale è stato quello della “sana laicità”, concetto richiamato da Papa Francesco. Don Bignami ha criticato sia il modello francese, che tende a escludere la fede dallo spazio pubblico, sia quello trumpiano, dove la politica cerca di controllarla, come dimostrato dalla recente decisione di aprire un “Ufficio per la Fede”. Per chi è impegnato nella cosa pubblica, ha spiegato, la fede deve basarsi su due pilastri: incarnazione nella storia e mistero pasquale. “Significa vivere dentro la storia e accettare la dimensione della croce, fino alla rinuncia della propria carriera politica, se il bene comune lo richiede”.

Nel corso della presentazione, Debora Serracchiani ha evidenziato il valore del libro come riferimento per chi è già impegnato in politica e per chi intende farlo, ribadendo la necessità di non dimenticare i principi fondamentali che spingono all’impegno, di tenere comportamenti esemplari e di ristabilire il valore della competenza, perché in politica non ci si improvvisa. Ha citato figure come Tina Anselmi, Maria Eletta Martini e David Sassoli, con cui ha condiviso anni di lavoro al Parlamento europeo.

Anche Alessandro Cattaneo ha apprezzato il lavoro di Bignami, sottolineando come l’invito a ricostruire una comunità sia oggi più che mai necessario. Ha posto un interrogativo provocatorio: in un’epoca in cui l’esposizione mediatica sui social sembra premiare più dell’azione concreta, siamo ancora capaci di mettere in discussione queste dinamiche o dobbiamo accettarle come un dato di fatto? Ha poi raccontato la sua esperienza da sindaco di Pavia, sottolineando l’importanza dell’ascolto diretto dei cittadini.

A chiudere la presentazione è stato Gian Antonio Girelli, che ha riflettuto sull’importanza della fraternità, un valore spesso trascurato nel linguaggio politico. Ha ripreso il pensiero di Paolo VI, ricordando quanto affermato da Bignami nel volume: la politica non fa carità, ma è carità. Ha inoltre sottolineato il legame ideale tra Giorgio La Pira e Don Primo Mazzolari, rispetto all’attenzione agli ultimi, citando la celebre frase di Mazzolari rivolta ai politici: “Siate grandi come la povertà che rappresentate”.

Infine, Girelli ha richiamato l’insegnamento di Giuseppe Dossetti, che invitava a vivere la politica con il giusto distacco, senza pensare di poterla far durare per sempre.


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