17 marzo 2025

Adafa, mercoledì 19 "La fede e l'aratro". Presentazione del libro di Michela Garatti nella Sala Consiglio della Provincia di Cremona

Da mercoledì 19 marzo iniziano gli incontri programmati da Adafa in collaborazione con la Provincia di Cremona, che hanno come titolo: 'Un territorio quattro fiumi'.

Il primo incontro si terrà mercoledì 19 marzo, alle 17 nel salone del Consiglio provinciale. Ad aprire il ciclo di conferenze sarà Michela Garatti giornalista e scrittrice e ricercatrice con il suo libro 'La fede e l'aratro' con l'introduzione di Michele De Crecchio e don Claudio Rasoli.

Di seguito il calendario degli altri primi quattro incontri:

  • 26 marzo alle 17, sala Consiglio, 'Briganti sul Po' di Fabrizio Superti
  • 2 aprile alle 17, sala Consiglio, 'I fiumi dell'arte' di Simone Fappanni
  • 9 aprile 17,30, in Adafa, 'La chiesa della Trinità' di Mariella Morandi
  • 16 aprile 17,30, in Adafa, 'La chiesa di s. Lucia' di Silvia Cibolini e Cele Coppini.

Il libro di Michela Garatti ‘La fede e l'aratro, storia e storie delle chiese dimenticate nella campagna cremonese’ va alla scoperta di luoghi spesso dimenticati, quasi sempre cadenti o persino già spariti e di cui resta solo una foto in bianco e nero. Un viaggio in cui le chiese, le pievi, gli oratori sono i protagonisti silenziosi, i custodi solenni che per secoli hanno vegliato le campagne e le cascine, sopravvivendo a guerre, carestie, gelidi inverni e torride estati, sempre scanditi dal lavoro stancante degli uomini e delle donne che,nel settimo giorno, posavano l’aratro per entrare in chiesa e pregare. Un viaggio all’interno di un territorio, la bassa cremonese, la cui storia, cultura e morfologia sono stati plasmati dai corsi d’acqua, un viaggio che segue il fil rouge della fede e della vita nelle nostre campagne.

E così sono venuti alla luce mondi e storie, luoghi e persone che oggi sono ancora presenti, ma che tra qualche decennio resteranno forse solo un ricordo, destinato a sbiadire sempre più se li lasciamo andare, se non raccogliamo queste preziose testimonianze di un presente che diventa storia proprio davanti ai nostri occhi.

Queste chiese sono un patrimonio inestimabile, le storie che ruotano loro intorno sono uno spaccato delle vite di un mondo ormai cambiato, di cui però possiamo ancora trovare le tracce in questi edifici e nella memoria di quegli uomini e quelle donne, oggi ormai anziani o vecchi, preziosi custodi di una memoria che non possiamo esimerci dal raccogliere. “Un “mondo piccolo”, fatto di cultura, di arte, di storia e di tradizioni, ma soprattutto di uomini e di donne che con la loro fede e la loro laboriosità hanno scritto un pezzo importante di storia locale” lo ha definito don Claudio Rasoli nella prefazione al libro.

Naturalmente non mancano cenni storici sulle origini delle chiese e dei loro territori, alcuni dei quali abitati fin dalla preistoria o segnati dalle centuriazioni romane, attraversati da popolazioni straniere che si scontrarono nelle tante guerre che hanno segnato il medioevo e l’età moderna e contemporanea.

E poi, avvicinandoci ai giorni nostri, diventano una testimonianza preziosa della fede semplice,delle tradizioni e del tessuto sociale che contraddistingueva le terre della bassa cremonese, fino all’esodo dalle campagne negli anni ‘60. “Nella forma dei campi, nel loro orientamento, nella stessa loro tradizionale denominazione, non è difficile riconoscere la traccia delle centuriazioni, etrusche e romane, degli antichi e più recenti riti religiosi, delle bonifiche medioevali e ottocentesche, delle tecniche antiche e recenti di coltivazione”. Spiega l’architetto Michele de Crecchio nel suo contributo in apertura al libro.

Il viaggio toccherà diverse tappe da Malagnino, Stagno Lombardo, Longardore, San Daniele Po, Pugnolo, San Lorenzo Mondinari, Reboana, Dosso dei Frati, Silvella, Torre Berteri, Ognissanti, Vidiceto, Pieve Gurata, Pieve San Maurizio, San Pietro in Mendicate, Gussola e Scandolara Ravara.


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