Margherita Marmiroli, educatrice d’avanguardia: il Centro Galmozzi le dedica libro e documentario
Chiedi di Margherita Marmiroli alle persone che hanno vissuto a Crema la propria gioventù negli anni Settanta. Era una professoressa, un’educatrice dalla solida formazione e dalla forte curiosità che l’ha portata a idee d’avanguardia, prefigurando temi e pratiche che nei decenni a venire avranno modo di configurare nuovi percorsi della didattica, l’ambito del quale Margherita fu degna rappresentante, come confermano ancora oggi i suoi studenti di allora.
Il Centro Galmozzi iniziò venticinque anni fa la sua lunga serie di lavori redazionali proprio parlando di lei. Nel nostro Soffiava il vento a Crema delineammo i fatti che la coinvolsero e che costituirono uno dei nuclei più determinanti della contestazione studentesca in città. Ora è invece giunto il momento di soffermarci sulla persona di Meg, come chi l’ha conosciuta l’ha sempre chiamata. Il focus sono i suoi scritti, le frasi che si dipanavano per raggiungere considerazioni originali, da riversare nell’insegnamento ma diremmo nella vita in generale, se queste parole diventavano convincimenti, metodi per vedere il mondo e ciò che vi accadeva.
Nel libro di Confortini, Dasti e Donarini leggerete di cosa, cinquant’anni fa, una professoressa potesse dire e fare in netto anticipo sui tempi, rischiando di esser fraintesa, quindi di essere attaccata. Ne parleranno le sue compaesane emiliane, gli ex allievi, le amiche, ma soprattutto le sue pagine ricche di parole nuove, inusuali per il contesto dell’epoca, che per lei non erano coraggiose ma conseguenziali delle sue idee permeate da istanze forti, queste sì.
Il Centro Galmozzi anche stavolta ha realizzato un film, girato da Michele Mariani e dalla sua troupe, a supporto del libro. Nel documentario abbiamo avuto il piacere di ospitare la regista Liliana Cavani che ha conosciuto Meg in gioventù, e che ringraziamo. Così come ringraziamo chi ha lasciato testimonianza, mostrando come sia potente l’evocazione quando fa riferimento a una persona significativa, e i toni della voce diventano intensi, lo sguardo mette a fuoco i ricordi.
Allo stesso tempo questo lavoro diviene un’opportunità per parlare di formazione, di scuola, di educazione, oggi più che mai, per fare confronti, per raccogliere spunti. Chiedi a una studentessa o a uno studente di leggere Margherita Marmiroli adesso. Potrebbe nascere qualche riflessione, anche sul senso della Memoria se questa ci fa conoscere persone significative che hanno lasciato tracce ricche di attualità, da raccogliere e sviluppare perché hanno valore.
Ieri pomeriggio un pubblico numeroso ha accolto a Campagnola Emilia, dove nacque, l’impresa del Centro Galmozzi dedicata a Meg. Liliana Cavani e Albertina Soliani hanno raccontato i loro contatti con Margherita, non solo reali ma di “scambio”, come li ha definiti la Cavani stessa. Una presenza che, nel suo caso, è stata forte negli anni di studio ma che è rimasta nel tempo, soprattutto dopo la sua scomparsa avvenuta nell’agosto del 1974.
Stasera, lunedì primo dicembre, “Margherita Marmiroli, educatrice” approderà al Cinema Portanova a Crema, con le stesse attese e importanti ospiti.
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commenti
Francesca
1 dicembre 2025 13:12
Buongiorno vorrei partecipare alla serata di stasera. Grazie