A Rivolta d’Adda eseguita la prima della cantata composta per sant’Alberto Quadrelli
Un omaggio al patrono attraverso la musica. In occasione delle celebrazioni per l’850° anniversario della morte di sant’Alberto Quadrelli la basilica di Santa Maria e San Sigismondo, a Rivolta d’Adda, ha ospitato, nella serata di domenica 17 marzo, la prima esecuzione assoluta di “Riparatore di brecce, sarai chiamato”, cantata per soli, coro e quartetto di fiati appositamente commissionata per il Giubileo del patrono di Rivolta dal parroco mons. Dennis Feudatari, curatore dei testi di quest’opera che ha avuto lo scopo di mettere in musica la vita del santo, già parroco di Rivolta e poi vescovo di Lodi nel XII secolo, con brani attinti dalla Sacra Scrittura (con particolare riferimento al Libro dei Salmi e all’Apocalisse di san Giovanni) cui si aggiungono testi originali di nuovi inni e il solenne Te Deum conclusivo.
«La composizione di Rampi – ha commentato il maestro rivoltano Ivan Losio, musicista e presidente della consulta rivoltana della cultura – ha emozionato per la costante adesione della musica al significato del testo, per il linguaggio musicale ricercato nella linea melodica, per il sostegno armonico, per la componente contrappuntistica e per la pluralità di forme e stili, tanto nei passi solistici quanto soprattutto nei multiformi interventi del coro, con un efficace sostegno e contrappunto strumentale dei fiati e dell’organo».
La compagine esecutiva, diretta da Rampi stesso, era composta da un coro di una settantina di elementi provenienti dai coro Sicardo di Cremona e Santa Cecilia di Concorezzo, dalla soprano Marina Morelli, dal tenore Davide Pagliari e dal basso Francesco Spadari come solisti, da un coro favorito e da un ottetto di fiati.
L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio della Diocesi di Cremona e del Comune di Rivolta d’Adda, e la collaborazione operativa della Consulta della Cultura del Comune rivoltano. Il vescovo Antonio Napolioni, impossibilitato a essere presente, ha inviato i suoi saluti e i suoi complimenti per questa iniziativa.
Nell’introdurre la serata, Ivan Losio ha parlato di «Fortunata occasione per assistere ad un importante incontro tra sapienza e bellezza».
«Commissionando quest’opera – ha affermato mons. Feudatari al termine della Cantata – abbiamo pensato di creare l’occasione per produrre nuova musica che rimanga quale patrimonio per la comunità ed arricchisca la memoria e l’affetto per il nostro Santo patrono. E questo è stato reso possibile grazie alla disponibilità e alla straordinaria maestria di Fulvio Rampi». E il parroco ha proseguito: «Solitamente per celebrare una ricorrenza si fa ricorso a un repertorio importante e già esistente. In questo caso, e mi stava a cuore farlo, la musica è stata commissionata, come si faceva un tempo, e per un cristiano è importante sentire la parola di Dio espressa in una vicenda umana. Il risultato, quindi, è stato più che soddisfacente, così come la presenza in basilica».
Il prossimo appuntamento nel calendario di celebrazioni in onore di sant’Alberto Quadrelli è per domenica 19 maggio, alle 21 in oratorio, con una conferenza pubblica tenuta da don Luca Girello, professore di Patristica presso la Facoltà teologica di Lugano.
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