Davide Simonetta da Bagnolo Cremasco a Sanremo con tre canzoni: “Con Mengoni un lavoro pazzesco. Sarà un Festival da vivere appieno”
Già, pure quest'anno il parterre degli autori delle 28 canzoni che si contenderanno la vittoria finale al Festival di Sanremo 2023, si annuncia particolarmente vario, ricco, ispirato e variegato. In gioco nomi importanti, professionisti che hanno costruito le basi del nuovo pop nazionale, artisti del calibro di Davide Petrella, Dardust, Big Fish, Federica Abbate, Paolo Antonacci, Jacopo Ettorre, Davide Simonetta, Damiano David il leader dei Maneskin, che firma il brano di Mara Sattei, Calcutta che co-firma la canzone che porterà Ariete sul palco. Lo stile di Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari è nella canzone che porterà Leo Gassmann, la scrittura de La Rappresentante di Lista è per i Cugini di Campagna, a scrivere per Anna Oxa è arrivato Francesco Bianconi, leader dei Baustelle e autore di canzoni come "Bruci la città" di Irene Grandi. Da sottolineare il caso, positivo, da record, di Davide Simonetta, autore, produttore e compositore cremasco, tra i più ispirati, “attore protagonista”, udite, udite … di ben tre pezzi sanremesi, brani cantati all’Ariston da Marco Mengoni (“Due vite”), Tananai (“Tango”) e Rosa Chemical (“Made in Italy”). E con Simonetta da Bagnolo Cremasco, volentieri abbiamo scambiato quattro chiacchiere...
Anche questo giro, dietro le quinte delle canzoni festivaliere scelte da Amadeus c’è un po’ il gotha dei compositori, autori, produttori e arrangiatori dell’Italia in musica.
Caratteristica comune, questa, a ogni edizione sanremese. La novità è che ci sono cantautori e cantanti che scrivono, solitamente per loro, i quali, nella fattispecie hanno scritto e composto per altri colleghi.
E ci sei tu che, insieme ad altri tuoi colleghi hai creato ben tre pezzi per interpreti molto diversi tra loro…
Già ed è un piacere immenso aver interagito con Mengoni, Tananai e Manuel (Rosa Chemical). Sai a me piace tutta la musica e, nei brani in gara ho potuto comporre in vari generi.
Sbaglio o c’è più attenzione, rispetto al passato, a chi lavora alla stesura della canzone?
Allora per quanto mi riguarda non mi dispiace muovermi, diciamo, nell’ombra, ma quello che hai detto non è sbagliato e, beh è giusto in fondo entrare nei dettagli.
Avverti il peso di gareggiare con Marco Mengoni e il suo “pezzone” “Due Vite” tra i favoriti per la vittoria finale?
Mah … con Marco abbiamo fatto un lavoro incredibile, pazzesco e meraviglioso in studio. Non guardo mai all’immediato in tempi di Festival, ma penso al dopo. Un anno fa, Tananai si è classificato all’ultimo posto della classifica, eppure è stato la rivelazione dell’edizione 2022, ha poi fatto un anno stupendo, oggi è tra i più passati in radio, riempie i palazzetti, ma dodici mesi fa chi lo conosceva?
Che ti aspetti dall’intensissima settimana musicale in Riviera?
Finalmente, dopo due anni, il Covid ci dà tregua e vivremo un Festival normale, intensivo e voglio godermelo appieno. Tra l’alto soggiornerò in un albergo in centro storico, vicino al teatro, in modo da respirare l’evento in tutto e per tutto. Sai se guardo indietro vedo che ho fatto tanta strada raccogliendo tantissimo e non so se è possibile fare meglio.
Amore, introspezione, ballate e melodia, pur riadattata, tipica sanremese sembrano essere gli ingredienti principali del Festival della canzone Italiana 2023…
Sanremo è quella roba lì, poi può capitare vincano meritatissimamente i Maneskin, ma la tradizione musicale nazionale, ovviamente rivista e interpretata in vari stili, è quella da sempre.
Chapeau a Davide Simonetta, artista creativo che sta scrivendo pagine importanti della storia musicale italiana.
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